Buenos Aires è assediata da quasi 2 settimane da una soffocante ondata di caldo, per la presenza di un blocco atmosferico, secondo il servizio meteorologico nazionale. È l’ondata di caldo più lunga nella storia della città argentina: la precedente era stata di 11 giorni nel 2017. È anche l’estate più calda registrata dal 1906, e delle 5 estati più calde degli ultimi 117 anni, 4 si sono verificate negli ultimi 10 anni. Buenos Aires ha già battuto 2 volte a marzo il valore di temperatura assoluta più alto registrato in questo mese dal 1906, prima con +38°C il 2 marzo e poi con +38,9°C il 12 marzo. Quest’ultima misurazione supera qualsiasi record per il mese di febbraio.
Diverse province nella fascia centrale del Paese stanno sperimentando temperature estreme. Perché si verifichi un’ondata di caldo, devono trascorrere 3 o più giorni con temperature minime e massime che superano i valori previsti per ogni località. In alcune regioni sono già state registrate 9 ondate di caldo È anche l’estate più siccitosa dal 1961 nella regione di Buenos Aires e Corrientes, e la terza più siccitosa dell’intero Paese con il 29,1% di pioggia in meno rispetto al normale.
Secondo il sistema di allerta del servizio meteorologico nazionale, è in vigore un codice rosso per la città e i distretti della provincia di Buenos Aires di Almirante Brown, Avellaneda, Berazategui, Florencio Varela, Lanús, Lomas de Zamora, Presidente Perón e Quilmes.
Temperature da record hanno colpito anche Berisso, Ensenada, La Plata, Brandsen, Cañuelas, San Vicente, Esteban Echeverría, La Matanza, Ezeiza e Merlo.
Un’allerta meteo rossa è l’allerta massima emessa dall’agenzia meteorologica, che indica che le temperature possono avere un “effetto da alto a estremo sulla salute” e possono essere “molto pericolose e colpire tutti, anche le persone sane“.