Il ciclone Freddy flagella il Mozambico per la 2ª volta, anche la La Niña tra le probabili cause | FOTO

Freddy si spingerà nell'entroterra, generando piogge torrenziali in Mozambico e Malawi meridionale
MeteoWeb

Il ciclone Freddy ha colpito il Mozambico per la 2ª volta, flagellando la nazione dell’Africa meridionale con forti piogge e mandando in tilt i servizi di trasporto e di telecomunicazioni. L’agenzia meteorologica francese Météo-France ha lanciato l’allerta per venti “distruttivi e devastanti” e “mareggiate pericolose e forti piogge” che potrebbero portare a frane. Freddy si spingerà nell’entroterra, generando forti piogge in Mozambico e Malawi meridionale, con probabili piogge anche in Zimbabwe e Zambia.

Il 2° landfall di Freddy

È la seconda volta che Freddy colpisce il Paese, con il primo landfall avvenuto alla fine del mese scorso. Gli esperti di Météo-France hanno anche espresso preoccupazione, in quanto ritengono improbabile che Freddy si indebolisca sulla terraferma nella prossima settimana e che abbia un’alta probabilità di tornare in mare.

Freddy è approdato in Mozambico con una velocità massima del vento in mare che misurava 155 km/h e raffiche di mare in media di 220 km/h. Inizialmente Freddy doveva approdare nel Paese venerdì notte ma è rimasto bloccato sul canale del Mozambico. Il ciclone si è poi intensificato sabato e ha riacquistato forza mentre si dirigeva verso terra, ha riferito l’Istituto Nazionale di Meteorologia del Mozambico.

Il sistema di allerta guidato dall’ONU e dall’UE aveva già emesso un allarme rosso che prevedeva che circa 2,3 milioni di persone sarebbero state colpite. Le autorità locali hanno trasferito migliaia di persone in rifugi.

Freddy, un ciclone da record

Nei giorni scorsi, la durata e la traiettoria di Freddy hanno portato L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha istituire una commissione per stabilire se ha battuto il record di ciclone tropicale più duraturo nella storia delle rilevazioni, dopo avere attraversato più di 8mila km nell’Oceano Indiano meridionale.

La NOAA ha affermato che Freddy è già un ciclone da record: è il secondo con la più alta energia ciclonica accumulata, o ACE, una misura dell’energia di un ciclone nel tempo.

Freddy è anche la 3ª tempesta nota con durata di oltre 22 giorni, ha affermato Carl Schreck della NOAA. L’uragano John nel 1994 e un uragano atlantico senza nome nel 1899 sono gli altri due. Il fenomeno climatico La Niña e un dipolo negativo dell’Oceano Indiano, o un cambiamento di temperatura sull’oceano, “potrebbero aver prodotto temperature oceaniche e circolazioni atmosferiche che hanno reso più probabile un evento come questo,” ha aggiunto Schreck.

Una qualunque tempesta che può rimanere a una tale “forte intensità per così tanto tempo e fare due landfall è importante in termini di impatti umani e in termini di ricerca scientifica,” ha affermato Kristen Corbosiero, docente di scienze atmosferiche e ambientali presso l’Università di Albany. “Le tempeste intense generalmente attraversano una serie di cicli di sostituzione degli occhi e fluttuazioni di intensità,” quando il ciclone inizia a sviluppare un nuovo occhio, ha detto Corbosiero. “Freddy però non ha avuto questi cicli per la maggior parte del suo ciclo di vita. Cercare di capire perché, sarà un buon argomento di studio“.

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