Consapevolezza climatica: le nuove abitudini alimentari degli studenti universitari

Una sperimentazione su un gruppo di studenti ha dimostrato come la consapevolezza sul cambiamento climatico abbia spinto i giovani a ridurre il consumo di carne
MeteoWeb

Il consumo di carne contribuisce al cambiamento climatico per circa il 15% di tutte le emissioni antropogeniche di gas serra. Al contrario, l’ossigeno rilasciato dalle piante è sostanzialmente diminuito. Molti comitati scientifici stanno incoraggiando un cambiamento generale verso una dieta più sostenibile per l’ambiente. E’ una tematica che va divulgata in particolare nel ricco mondo sviluppato, dove il consumo di carne si è stabilizzato, me è tuttora livelli eccessivamente alti.

Tali cambiamenti della dieta alimentare potrebbe migliorare la salute pubblica. Difatti, il consumo eccessivo di carne è associato ad un aumento dei rischi di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro. Inoltre, l’agricoltura intensiva, la principale fonte di produzione di alternative alla carne, non è sostenibile.

La motivazione della ricerca per valutare la dieta alimentare dei giovani

Data l’urgenza della crisi climatica, gli organismi scientifici hanno richiesto ai ricercatori di creare un progetto per la sensibilizzazione di queste tematiche. In particolare, i ricercatori hanno incentrato la sperimentazione per ridurre nei giovani il consumo di carne, rispetto a una dieta ricca di alternative vegetali.

Si è trattato di un intervento informativo su larga scala che con lo scopo di sensibilizzare i giovani sui benefici della riduzione del consumo di carne sulla salute e sul cambiamento climatico. C’è, infatti, una bassa consapevolezza del legame tra consumo di carne e cambiamento climatico.

La riduzione del consumo di carne

La riduzione del consumo di carne è importante a causa della disponibilità ridotta, dei rischi dell’allevamento intensivo e dell’aumento dei prezzi. Gli studiosi hanno creato uno studio basato sui dati dell’osservazione degli studenti in un college residenziale degli Stati Uniti. I dati riguardano l’acquisto di cibo industriale delle strutture di ristorazione del college. Esso ha permesso di tracciare la scelta dei pasti dei partecipanti allo studio, cioè degli studenti.

La sperimentazione

A metà dell’autunno 2017, gli studenti coinvolti nel trattamento, rispetto a quelli nel gruppo di controllo, hanno visto un video di 50min sul consumo della carne e sul legame dell’industria della carne con il problema del riscaldamento globale. Lo stesso video parlava dei benefici per la salute derivanti da un consumo ridotto di carne.

In precedenti ricerche, gli stessi studiosi avevano già considerato l’effetto della riduzione del consumo di carne nei sei mesi successivo di un gruppo di studenti. Essi hanno scoperto una riduzione del consumo di carne, a favore di alternative vegetali. In questo studio, sono stati valutati gli effetti di questo intervento educativo per altri due anni accademici, per un totale di 3 anni in totale (fino a maggio 2020). Lo scopo era valutare la persistenza dei benefici del cambiamento della dieta.

I dati della ricerca

La misurazione degli effetti a lungo termine degli interventi di politica alimentare sono importanti per determinare la portata sociale dell’esperimento. Il set dei dati dello studio comprende più di 100.000 selezioni di pasti in 3 anni. Questo studio controllato randomizzato utilizza i dati del consumo reale per misurare l’impatto a lungo termine di un intervento volto alla riduzione della carne.

Questo studio si basa su altre recenti ricerche che utilizzano i dati del consumo reale dei pasti degli studenti universitari. Questo studio esamina l’efficacia degli interventi e conferma l’effettivo allontanamento delle persone dal consumo della carne a favore di un consumo maggiore di pasti vegetali.

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