Da oggi e per almeno un mese, la popolazione della Guadalupa dovrà osservare alcune restrizioni nell’utilizzo dell’acqua per far fronte alla siccità. Lo ha decretato la prefettura dell’arcipelago delle Antille francesi, spiegando che da dicembre scorso e’ stato registrato un 30% in meno di piogge. Le restrizioni “mirano a preservare la risorsa, in primis per la fornitura di acqua potabile alle popolazioni”, precisa il comunicato della prefettura.
Mentre l’arcipelago attraversa la sua stagione secca, si osserva “un calo significativo della portata dei fiumi a Basse-Terre e del livello delle falde acquifere a Grande Terre e Marie-Galante”. Nonchè “difficoltà di irrigazione e riduzioni nella produzione di acqua potabile”, sottolinea la stessa fonte, che evoca una siccità relativamente marcata. Per la mancanza di precipitazioni sufficienti, nelle ultime settimane il Sindacato Misto per la Gestione dell’Acqua e l’Igiene della Guadalupa (Smgeag) ha avuto sempre più difficoltà nel garantire la distribuzione dell’acqua su una parte del territorio.
Esaurimento dell’acqua agricola
Poichè anche l’acqua agricola si sta esaurendo, gli agricoltori saranno soggetti a una fornitura tramite “torri d’acqua” se necessario. Ovvero un sistema di stoccaggio che determina il volume massimo di utilizzo, sia per l’irrigazione delle colture che per gli altri impieghi quotidiani. Inoltre le autorità della Guadalupa hanno annunciato che avrebbero messo a disposizione circa un milione di metri cubi d’acqua di una diga costruita e riempita dal novembre 2021.
In Guadalupa la rete dell’acqua potabile, molto carente, comporta una perdita idrica prima dell’arrivo nei rubinetti di circa il 60%, secondo i recenti dati pubblicati dall’Ufficio dell’Acqua. L’acqua agricola viene deviata dal suo uso primario per fornire acqua potabile all’arcipelago.
Situazione critica della Guadalupa
Di fatto la situazione critica della Guadalupa è in linea con quella della Francia metropolitana. Dove il governo sta lavorando alla stesura di un nuovo grande piano nazionale per l’acqua. In Francia negli ultimi 15 mesi il deficit di precipitazioni si è ampliato fino a raggiungere nel mese di febbraio dall’80% all’85% di precipitazioni in meno rispetto alla media. Nessun dipartimento rientra nei soliti standard per questo periodo dell’anno.
Attualmente quattro dipartimenti sono gia’ in allerta: Ain, Ise’re, Bouches-du-Rhone e Pyre’ne’es-Orientales. In tre regioni, Occitania, Alvernia-Rodano-Alpi e Sud, il livello di umidita’ del suolo corrisponde a quello normalmente osservato alla fine di maggio. Ad ogni modo tutti i dipartimenti francesi sono al di sotto della normale umidita’ del suolo.