Antenati misti per gli Swahili medievali

La cultura swahili dell'Africa orientale costiera combina caratteristiche delle culture africane e asiatiche
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Gli Swahili medievali avevano ascendenze africane e asiatiche, secondo uno studio sul DNA antico pubblicato questa settimana su Nature. I risultati, che corrispondono all’attuale paesaggio culturale della regione, suggeriscono che la mescolanza è in corso sulla costa dell’Africa orientale da più di un millennio. La cultura swahili dell’Africa orientale costiera combina caratteristiche delle culture africane e asiatiche. La lingua parlata, il kiswahili, è di origine africana, mentre la religione predominante, l’islam, proviene dall’Asia.

I non africani sono arrivati nella regione nel 900 e sono state stabilite rotte commerciali attraverso l’Oceano Indiano, ma non è chiaro in che misura queste prime popolazioni si siano mescolate. I ricercatori hanno sequenziato il DNA di 80 individui provenienti da sei città di pietra swahili costiere medievali e della prima età moderna, datate tra il 1250 e il 1800, e da una città dell’entroterra successiva al 1650; di questi 80 set di dati, 54 sono stati utilizzati per ulteriori analisi.

Popolazioni Swahili

I ricercatori hanno scoperto che le popolazioni Swahili medievali avevano grandi percentuali di ascendenti non africani e africani. Gli antenati non africani erano principalmente individui persiani di sesso maschile, mentre gli antenati africani erano principalmente individui di sesso femminile, e c’era anche un piccolo contributo genetico dall’India.

I ritrovamenti suggeriscono che le popolazioni asiatiche e africane hanno iniziato a mescolarsi nell’Africa orientale almeno mille anni fa in diverse località lungo la costa. Ciò è coerente con la Cronaca di Kilwa, che è la più antica storia raccontata dagli abitanti della costa Swahili. Le circostanze di queste interazioni sono incerte, ma all’epoca i gruppi dell’Africa orientale erano matrilineari.

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