Il futuro del meteo, del clima e dell’acqua attraverso le generazioni è il tema scelto per la Giornata Mondiale della Meteorologia del 2023, anno in cui cade anche il 150° anniversario dell’Organizzazione Meteorologica Internazionale, da cui è nata poi l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM). La Giornata di quest’anno è anche l’occasione per evidenziare i progressi tecnologici che hanno segnato l’evoluzione della meteorologia, dai telegrafi fino ai satelliti, ai supercomputer e all’intelligenza artificiale. “I supercomputer e la tecnologia satellitare stanno aprendo nuovi orizzonti per previsioni meteorologiche e climatiche sempre più affidabili”, afferma il Segretario generale dell’OMM, Petteri Taalas. “Stiamo cercando di promuovere modelli climatici su scala chilometrica per simulare meglio la fisica delle nuvole, i futuri rischi di inondazioni e siccità e, ad esempio, la velocità di scioglimento dei ghiacciai antartici. C’è bisogno di un consorzio di Paesi con risorse informatiche ad alte prestazioni per rispondere a questa esigenza nel prossimo futuro“.
Mercalli: “Italia ed Europa all’avanguardia con l’ECMWF”
In questo ambito, “l’Italia e l’Europa sono sempre state all’avanguardia, fin da quando è stato creato il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) nel 1974″, osserva Luca Mercalli, Presidente della Società italiana di meteorologia. “Oggi è uno dei Centri migliori al mondo e, dopo la Brexit, il suo data center è stato trasferito a Bologna”, dove è diventato da poco operativo. “Oggi i modelli ci offrono previsioni sempre più affidabili, anche fino a 15 giorni”, osserva Mercalli. “Questo permette di dare ai decisori politici sempre più informazioni per attrezzarsi al meglio nella gestione delle risorse e degli eventi meteo estremi”.