Greta Thunberg e il mistero del tweet cancellato

Greta Thunberg è finita nella bufera per aver cancellato un tweet in cui diceva che "l'umanità sarebbe spazzata via" se i combustibili fossili non fossero eliminati entro il 2023
MeteoWeb

Greta Thunberg, nota attivista svedese per il clima, è finita nella bufera negli ultimi giorni per aver presumibilmente cancellato un post sui social media del 2018 in cui affermava che “l’umanità sarebbe spazzata via” se non avessimo smesso di utilizzare i combustibili fossili entro il 2023. Greta Thunberg ha a lungo condotto una campagna per mettere fine ai combustibili fossili per frenare la “crisi” climatica. Nei giorni scorsi, è emersa questa vicenda del tweet, che è ancora avvolta nel mistero, nonostante sia stata rilanciata da diversi giornali, tra cui Daily Mail e New York Post.

Come dicevamo, i contorni di questa storia non sono del tutto chiari. Dai vari screen del tweet che circolano in rete, Greta Thunberg nel 2018 avrebbe scritto: “un importante scienziato del clima avverte che il cambiamento climatico spazzerà via tutta l’umanità a meno che non smettiamo di usare combustibili fossili nei prossimi cinque anni“. Innanzitutto, non è chiaro quando sia stato cancellato il tweet. Ma da quando è stata diffusa la notizia, molti hanno scritto sui social che Greta Thunberg è una “truffa”.

tweet greta thunberg

L’articolo a cui si riferiva il tweet di Greta Thunberg

Il tweet di Thunberg faceva riferimento ad un articolo del 2018 pubblicato sul sito web Grit Post (ora non più online) riguardante un discorso dello scienziato del clima dell’Università di Chicago James Anderson. Il titolo recitavaimportante scienziato del clima: gli esseri umani si estingueranno se non risolviamo i cambiamenti climatici entro il 2023″. Tuttavia, all’interno dell’articolo non si diceva che il mondo sarebbe finito nel 2023. Piuttosto si affermava che dovevano essere apportati cambiamenti entro il 2023. Il titolo, dunque, non rispettava il contenuto dell’articolo.

Anderson diceva che, a meno che il mondo non avesse smesso di utilizzare i combustibili fossili entro il 2023, l’effetto sulle calotte polari sarebbe stato irreversibile. L’articolo citava inoltre il Prof. Anderson per aver affermato che era necessaria una “trasformazione dell’industria in stile Seconda Guerra Mondiale” per “arrestare l’inquinamento da carbonio”. “Questo deve essere fatto entro i prossimi cinque anni”.

Anderson aveva aggiunto che “la possibilità che rimanga del ghiaccio permanente nell’Artico dopo il 2022 è sostanzialmente zero“. Evidentemente, così non è stato. Secondo il National Snow and Ice Data Center degli Stati Uniti, a febbraio nell’Artico c’erano 14,18 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio.

Il tweet

La citazione “spazza via tutta l’umanità” nel tweet di Greta Thunberg, invece, non era presente nell’articolo del Grit Post. Non è chiaro da dove provenga quella frase. Potrebbe essersi trattato di un fraintendimento del discorso del Prof. Anderson o di una parafrasi. Nonostante le accuse e il conseguente clamore sul tweet cancellato, Greta Thunberg non ha commentato la vicenda sui social media.

Indipendentemente dalla vera o presunta cancellazione del tweet dell’attività svedese, resta l’ennesima previsione allarmistica sul clima che non si è realizzata.

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