Guinea Equatoriale: nove le vittime per il virus Marburg

Salgono a nove le vittime per il virus Marburg, in Guinea Equatoriale. L'OMS ha espresso preoccupazioni in merito al numero effettivo di morti
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È salito da sette a nove il bilancio delle vittime provocate dal virus Marburg in Guinea Equatoriale. Lo ha reso noto il ministero della Salute del Paese dopo che l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha espresso preoccupazioni in merito a un numero di morti doppio rispetto a quello divulgato. Citando “nove decessi confermati”, il ministero ha precisato su Twitter che ci sono altri 13 casi positivi, due dei quali sono stati ricoverati in ospedale. Un altro è guarito mentre “sono seguiti un totale di 825 contatti”.

Il ministero ha aggiornato verso l’alto il numero dei morti a un giorno dalle sollecitazioni dell’Oms, che ha ipotizzato un contagio molto più diffuso rispetto a quello comunicato ufficialmente. I casi riportati, infatti, sono in tre province a 150 chilometri di distanza “suggerendo una più ampia trasmissione del virus”, come ha detto ieri il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

L’epidemia del virus, appartenente alla stessa famiglia di Ebola e che causa una febbre spesso emorragica, ha varcato la provincia di Kie-Ntem, dove sono state segnalate le prime morti a gennaio, e ha raggiunto la città di Bata. Lo scorso 22 marzo la sede regionale dell’Oms aveva indicato 20 decessi presumibilmente legati al virus.

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