Un oggetto misterioso e affascinante ha attirato l’attenzione di uno speciale osservatore. Un’immagine appena rilasciata dal telescopio spaziale Hubble mostra Z 229-15, che si trova a circa 390 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione della Lira, che, a prima vista, sembra essere semplicemente una galassia a spirale, dati i due bracci a spirale di stelle che dipartono da un nucleo luminoso, ma è molto, molto di più.
Z 229-15 è uno di quegli oggetti che si adatta a diverse classificazioni, secondo quanto ha spiegato l’Agenzia Spaziale Europea. Z 229-15 è uno di quegli oggetti celesti interessanti riguardo i quali, se si sceglie di indagare più a fondo, si scoprono come molte cose diverse, ha sottolineato l’ESA. E’ infatti impossibile assegnare una singola classificazione a Z 229-15: ci sono diverse definizioni sovrapposte che insieme descrivono questo meraviglioso oggetto celeste.
Hubble e il misterioso oggetto Z 229-15
Innanzitutto, Z 229-15 è davvero una galassia, un insieme di stelle legato gravitazionalmente.
Inoltre, è un nucleo galattico attivo (AGN), o meglio, contiene un AGN. Un AGN è una regione al centro di una galassia che è eccezionalmente luminosa a causa di un buco nero supermassiccio al suo centro. Non è ovviamente il buco nero in sé ad essere così luminoso, ma piuttosto tutto il materiale della galassia che è stato intrappolato in un disco rotante attorno ad esso, essendo stato attirato verso il buco nero dalla sua intensa attrazione gravitazionale. Quel disco si riscalda ed emette enormi quantità di energia attraverso lo spettro elettromagnetico, determinandone la luminosità.
Non è tutto. L’AGN di Z 229-15 è un quasar, un sottotipo specifico di AGN. I criteri per classificare un AGN come quasar includono l’estrema luminosità e una grande distanza dalla Terra, ovviamente su scala cosmica. Come si può vedere dall’immagine di Hubble, Z 229-15 è davvero molto luminoso al centro. Dato che si trova a 390 milioni di anni luce dalla Terra, è abbastanza lontano da essere considerato un quasar (anche tale distanza significa che in realtà è un quasar “vicino”).
C’è di più: la maggior parte dei quasar è così luminosa da offuscare la nostra visione delle stelle nella galassia. Quando un quasar non è così luminoso, permettendoci di vedere le stelle, è considerato una galassia di Seyfert. Considerando le stelle visibili nel ritratto di Hubble, Z 229-15 è sicuramente una galassia di Seyfert.
Quindi, tecnicamente, Z 229-15 è una galassia di Seyfert con una sottoclasse di quasar AGN. Come lo chiama l’ESA, che gestisce Hubble insieme alla NASA, Z 229-15 è “tutto, in un posto, tutto in una volta“, un cenno al vincitore dell’Oscar per il miglior film di quest’anno.