Il ruolo delle emissioni di CO2 nello scenario geopolitico attuale

I paesi ricchi devono raggiungere lo zero netto entro il 2050, per evitare altri danni sull'ambiente non compensabili con la pratica della rimozione di CO2
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In un articolo pubblicato sulla rivista Nature, viene esaminato come l’obiettivo dello zero netto implichi che le emissioni residue possano essere bilanciate mediante la pratica della rimozione dell’anidride carbonica.

Tuttavia, le emissioni residue non rientrano in un concetto ben definito a livello quantitativo. In questo studio citato sopra, gli studiosi hanno studiato le ripercussioni sul lungo termine delle emissioni residue nelle pratiche ambientali dei vari governi.

Ridurre le emissioni di CO2 fino allo zero netto

L’obiettivo di raggiungere lo zero netto che rientra nelle pratiche di gestione del fenomeno del gas serra, richiede sforzi tali per abbassare i livelli di emissioni di carbonio nel 18% delle di quelli attuali per i paesi industrializzati. Ciò è necessario per due motivi: evitare ulteriori ripercussioni sull’ambiente, e in secondo luogo, ed evitare che che esse non possano essere compensate dalle quantità di anidride carbonica effettivamente rimosse.

La politica internazionale sta cercando di risolvere molteplici problemi
che sono alla base dell’obiettivo globale dello zero netto. Il problema dei residui delle emissioni dell’anidride carbonica potrebbe essere combinato alla pratica della rimozione della CO2. Alcuni paesi reputano necessario utilizzare la pratica della rimozione di anidride carbonica importando materiale dall’estero (Svizzera, Australia), ma nessun paese ha espresso come intenda prelevare le eccedenza di anidride carbonica dagli altri paesi.

Le pratiche ambientali

La sfida è migliorare la qualità del monitoraggio e gli standard di verifica delle emissioni residue attuali. Tuttavia, vi è un’altra urgente necessità della politica internazionale, ovvero quella di creare pratiche alternative come la creazione di gettito a terra e di stoccaggio del carbonio terrestre. Analoghe pratiche ambientali importanti sono la rimozione dell’anidride carbonica sotto il livello del mare e la capacità di sequestro geologico, o  la cattura diretta dell’anidride carbonica dall’aria.

Non si sa realmente se la quantità di rimozione dell’anidride carbonica  siano in realtà compensative dei livelli di carbonio rilasciati nell’atmosfera. Inoltre la rimozione dell’anidride carbonica è un’attività di difficile attuazione ed è effettivamente molto costosa.

Una sfida climatica a medio e a lungo termine

Una terza sfida politica è raggiungere la giustizia climatica dei paesi ricchi con una responsabilità storica nelle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente, come ad esempio gli Stati Uniti. Gli stati più ricchi dovrebbero arrivare allo zero netto, innanzitutto per consentire ai paesi più poveri lo zero netto dopo il 2050. Tuttavia, se tali paesi ricchi decideranno di usare la loro capacità di rimuovere il carbonio per bilanciare le emissioni residue, questo comporterà una pressione sugli equilibri politici tra gli stati.

Inoltre, la geopolitica della rimozione del carbonio è influenzata dal fatto che alcuni paesi hanno una maggiore capacità dei pozzi terrestri e geologici. I paesi con grandi pozzi terrestri potrebbero cercare di utilizzarli per avere  vantaggi competitivi in vari settori economici o nel settori agricoli, con il rischio di politiche meno rigorose per de-carbonizzare quei settori.

L’emergenza climatica

Così, le emissioni residue possono essere viste come un emergenza importante per la giustizia climatica e i negoziati dell’UNFCCC, al pari degli obiettivi della riduzione delle emissioni e dei danni ambientali. La comunità scientifica ha un ruolo chiave nel sostenere la società nel raggiungimento di questi obiettivi ambientali, sia nella creazione di nuove tecnologie sia nella nella ricerca nel settore ambientale. I ricercatori possono anche realizzare un’analisi per rispondere alle seguenti domande chiave.

Quali processi e settori mancano di opzioni tecnologiche per eliminare completamente le emissioni? Esistono tecnologie che possano diventare opzioni efficaci nei diversi settori economici? Come può essere possibile attuare in modo sostenibile la riduzione delle emissioni residue? Quali fattori sociali possono facilitare queste pratiche di gestione ambientale?

L’importanza di una ricerca interdisciplinare

Queste domande richiedono una ricerca interdisciplinare. I governi
dovrebbero sostenere questa ricerca, finanziandola direttamente e coordinandola per essere ricettivi nei programmi ambientali a favore del contrasto dell’inquinamento atmosferico.

Fare chiarezza sulla quantità delle emissioni residue rappresenta una condizione temporanea o permanente importante, sia per calibrare le aspettative per il futuro del settore dei combustibili fossili e per comprendere il ruolo della rimozione del carbonio.

I problemi delle pratiche ambientali

La chiarezza sulla quantità di emissioni residue attuali è importante, anche perché strategie ambientali, come il sequestro del carbonio del suolo hanno apparentemente elevato gli standard di qualità della tecnologia di metà secolo, ma questi giacimenti di carbonio saturano dopo ~20 anni e richiedono una continua manutenzione.

I pozzi terrestri già esistenti possono saturare nel tempo, come il carbonio immagazzinato nei prodotti. Gli Stati devono perseguire l’obiettivo dello zero netto ma devono far modo che esso sia durevole nel tempo, non qualcosa da raggiungere solo momentaneamente.

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