Xylella fastidiosa: “essenziale puntare sull’evidenza scientifica”

Le osservazioni degli esperti presenti all'incontro 'Emergenza Xylella, la scienza al centro delle soluzioni': "la scienza è l'unica via"
MeteoWeb

Sulla Xylella il punto essenziale è la ricerca basata sull’evidenza scientifica”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Chiara Carrozza, durante l’incontro ‘Emergenza Xylella, la scienza al centro delle soluzioni‘, organizzato questa mattina al Politecnico di Bari. “E’ un argomento scomodo – ha aggiunto – perché comporta un dibattito scientifico e prese di posizione che possono risultare difficili da accettare“. Carrozza ha evidenziato la presenza di “scienziati coraggiosi che vanno avanti per affrontare un tema delicato per trovare soluzioni basate sull’evidenza scientifica”.

Per Carrozza, “il punto essenziale sono anche gli investimenti nelle infrastrutture che la Regione Puglia ci sta aiutando a fare, così come i Ministeri dell’Agricoltura e quello dell’Economia”. “Se all’inizio le istituzioni si sono trovate un po’ impreparate” rispetto alla diffusione del batterio, “oggi possiamo dire che tutti i Ministeri, incluso quello della Ricerca, ci stanno sostenendo nel percorso basato sull’evidenza scientifica”, ha sottolineato Carrozza. “In Puglia – ha concluso – vogliamo costruire un riferimento regionale, anche con la collaborazione di università e Politecnico, perché ci si prepari a ciò che potrà avvenire e si studino insieme soluzioni per proteggere le nostre coltivazioni”.

Rettore PoliBa: “lavoriamo con Cnr a soluzioni innovative”

I ricercatori di Politecnico, Università di Bari e Cnr devono lavorare insieme per trovare soluzioni innovative che possano sfruttare le più recenti tecnologie per contrastare e ridurre l’impatto di un problema con effetti potenzialmente devastanti come la Xylella”. Lo ha detto il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, durante l’incontro ‘Emergenza Xylella, la scienza al centro delle soluzioni’. “Occorre un approccio multidisciplinare – ha aggiunto – è in corso un progetto finanziato dal ministero dell’Agricoltura che vede impegnati ricercatori di Politecnico e Cnr, inoltre siamo mettendo a punto approcci basati sull’analisi della tracciabilità chimica delle sostanze per sviluppare soluzioni che possano aiutare a contrastare anche la Xylella”. Cupertino auspica anche la creazione di “infrastrutture di ricerca mirate, che possano anche attrarre investimenti di aziende che vengano a fare innovazione, a creare startup e a utilizzare i risultati della ricerca per dare vita a iniziative imprenditoriali che possano trasformare un problema drammatico per la nostra Regione in un’opportunità di sviluppo”.

Italia Olivicola: “scienza unica via ma va sostenuta”

Per vincere contro la Xylella l’unica strada è sostenere la scienza, senza se e senza ma, noi di Italia Olivicola lo abbiamo sempre sostenuto”. Lo ha dichiarato il Presidente di ‘Italia Olivicola’, Gennaro Sicolo, a margine dell’evento organizzato a Bari. “Il Cnr, lo stesso Politecnico di Bari e l’Università del Salento stanno continuando le ricerche, sono stati fatti passi in avanti, ma il lavoro dei ricercatori – ha aggiunto – va sostenuto concretamente, ed è quanto ci aspettiamo dal Governo”. “Abbiamo lottato duramente negli anni scorsi per ottenere i 300 milioni che finanziano il Piano di Rigenerazione Olivicola contro la Xylella, quei fondi dopo anni stanno arrivando ma lo fanno troppo a rilento, e questa pachidermica lentezza – ha spiegato Sicolo – determinata dalla burocrazia sta sfiancando gli olivicoltori e i frantoiani delle zone colpite dal batterio”. Secondo Italia Olivicola è necessario che “il Piano sia sbloccato attraverso la nomina governativa di un commissario straordinario per la lotta contro la Xylella. Gli ostacoli di una macchina burocratica lenta e macchinosa, a 10 anni dall’inizio della diffusione del batterio e dei suoi effetti devastanti sul territorio, rischiano di azzerare completamente la filiera olivicola nel Salento e nelle altre zone colpite. A rischio, con l’ulteriore avanzata del batterio, è tutta la Puglia”. “Senza olivi capaci di rimettere in piedi la produzione non c’è redditività, senza redditività le aziende agricole e i frantoi chiudono, si perdono – ha concluso Sicolo – migliaia di posti di lavoro e il territorio va incontro a una desertificazione che è al contempo naturale e umana”.

Xylella, La Pietra: “necessario rilancio dell’olivicoltura in Puglia”

La mia presenza sul territorio, oltre a testimoniare la mia vicinanza al mondo agricolo pugliese e in particolare alle aziende impegnate nella produzione olivicola, sarà un’occasione di confronto sulle possibili soluzioni al problema della Xylella, che in questi anni ha duramente colpito il settore”. Lo ha dichiarato in una nota il sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), Patrizio La Pietra. Il sottosegretario sarà in Puglia fino a sabato 18 marzo per una serie di incontri istituzionali, convegni con amministratori locali ed imprenditori agricoli “finalizzati ad approfondire le principali tematiche inerenti la questione Xylella e il necessario rilancio dell’olivicoltura pugliese”. La presenza di La Pietra, inoltre, “rappresenterà un’opportunità per delineare i possibili scenari nei quali operare, per ridare slancio a un comparto che è stato, è e dovrà essere anche in futuro, il fiore all’occhiello della agricoltura italiana”.

Condividi