L’inverno ha prodotto il suo 2° ciclone mediterraneo: lo confermano gli esperti dell’Aeronautica Militare, pubblicando un approfondimento sul fenomeno. “Il Servizio Meteorologico Spagnolo aveva già battezzato Juliette il ciclone mediterraneo formatosi tra la Sardegna e le Isole Baleari a seguito della discesa di aria fredda arrivata anche sull’Italia domenica scorsa,” hanno sottolineato i meteorologi.
Ora la depressione assedia in queste ore la Sardegna. “In questo tragitto, stando ai dati dei modelli numerici, il sistema assumerà le caratteristiche di un Tropical Like Cyclone (TLC), un ciclone simil-tropicale, con intensità del vento al livello di tempesta tropicale, vale a dire intorno a 100 km/h,” hanno spiegato gli esperti dell’Aeronautica. “Quel che rende questi fenomeni simili a quelli che si formano ai tropici, è la presenza di un nucleo isolato di aria calda al loro interno circondato da aria fredda. Quel che invece li differenzia, sono le dinamiche di origine, quasi sempre legate all’evoluzione di perturbazioni extratropicali, l’intensità, perché è piuttosto raro che raggiungano o addirittura superino la soglia del livello più basso con cui si classificano i cicloni tropicali e, infine, la durata, perché difficilmente dopo la trasformazione in TLC questi minimi di pressione atmosferica sopravvivono più di un giorno”. “Ora Juliette, che riceverà anche un contributo di instabilità dai venti in quota, si muoverà poi verso il Tirreno centrale. L’evoluzione successiva del sistema è molto incerta, sebbene gli ultimi dati disponibili indichino una traiettoria che potrebbe portare il minimo a sfiorare le coste del Lazio e della Toscana e poi a piegare nuovamente verso la Corsica“.
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