È ancora italiana la foto del giorno della NASA: la Luna, Venere e la luce cinerea

La NASA sceglie 2 foto del giorno italiane in due giorni consecutivi: dopo la cometa dei Neanderthal, tocca alla congiunzione Luna-Venere
MeteoWeb

La foto astronomica del giorno (APOD) della NASA ha parlato italiano per due giorni consecutivi. Lo annuncia l’Unione Astrofili Italiani (UAI), della quale fanno parte entrambi gli autori degli scatti. Ieri, una foto di Rolando Ligustri è stata scelta come APOD per la 18esima volta dall’agenzia spaziale americana: il soggetto era la splendida cometa dei Neanderthal. Oggi, invece, i protagonisti della foto astronomica del giorno sono la Luna e Venere, ripresi nella congiunzione del 23 marzo 2023 da Giorgia Hofer, di Vigo di Cadore (Belluno). Nella foto, l’evento astronomico è ripreso insieme alla chiesa di San Pietro di Cadore al crepuscolo serale.

Il fenomeno della luce cinerea

Nell’immagine è evidente il fenomeno della luce cinerea, che si manifesta pochi giorni dopo la Luna nuova: mentre la Luna presenta una sottilissima falce illuminata direttamente dal Sole, la luce solare che colpisce la Terra viene riflessa verso la Luna, illuminando in modo più debole la parte restante della superficie lunare rivolta verso la Terra. Il fenomeno era stato intuito da Leonardo da Vinci attorno al 1510 e circa un secolo più tardi Galileo Galilei ne spiegò il meccanismo.

Le riflessioni di Hofer

L’astrofotografa Hofer ha accompagnato la foto con una riflessione sull’orizzonte: “nel dizionario è definito come ‘la linea circolare apparente che segna ai nostri occhi l’incontro del mare o della terra con il cielo’. Per me, che vivo in montagna, l’orizzonte non è rotondo, ma piuttosto si tratta di una linea frastagliata definita dalle sagome delle Dolomiti, che amo fotografare assieme al cielo notturno. Non sempre però i fenomeni celesti si vogliono far riprendere con le montagne; conoscendo bene il territorio in cui vivo mi diverto anche a trovare gli allineamenti migliori tra ad esempio congiunzioni ed elementi del paesaggio, come i rifugi o le chiesette, che popolano ampiamente il nostro ambiente alpino. Non è sempre un compito facile, perché oltre ad esserci il giusto allineamento, ci deve essere anche la giusta luce, che il più delle volte dura pochi preziosi minuti. Ma quando tutto combacia e la fotografia che hai sognato si presenta davanti a te, beh quello è un momento magico“.

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