Naso all’insù per una meraviglia celeste, uno spettacolo che sarà protagonista del cielo di marzo, ben visibile ad occhio nudo rivolgendo lo sguardo in direzione di una costellazione ben nota che risplende nel cielo notturno per tutto l’inverno: Orione, la più luminosa e la più grandiosa di tutte le costellazioni.
I nostri cieli serali invernali sono dominati dal Grande Cacciatore o Guerriero Celeste, la più brillante delle costellazioni e visibile da ogni parte abitata della Terra. In questa stagione, Orione può essere facilmente trovata in alto nel cielo meridionale al calare della notte e non tramonta completamente fino alle 01:30 circa. Per tutto il mese di marzo, il cacciatore inizierà a spostarsi verso Ovest. Tre stelle luminose in una linea diagonale nel mezzo di un rettangolo luminoso decorano la Cintura di Orione che punta a Nord verso la brillante stella arancione Aldebaran del Toro, e verso Sud in direzione di Sirio.
All’interno di Orione troviamo 2 grandi stelle, Rigel e Betelgeuse, apparentemente in due periodi completamente diversi dell’esistenza stellare. Rigel (la “gamba sinistra del gigante”) è una stella che sembra all’apice della sua vita. Betelgeuse (“l’ascella del gigante”), al contrario, risplende di una tonalità rossastra fredda e opaca. E’ una stella supergigante pulsante irregolare, prossima alla fine della sua vita e come tale si espande e si contrae spasmodicamente.
La Grande Nebulosa di Orione, una meraviglia celeste
Senza dubbio, però, uno degli oggetti più meravigliosi nel cielo notturno è la Grande Nebulosa di Orione, nota anche come M42. Scovarla è molto semplice, in quanto si trova appena sotto la cintura del cacciatore.
Chiaramente visibile ad occhio nudo sotto un cielo scuro, questa meraviglia celeste può essere visibile più chiaramente con un buon binocolo o piccoli telescopi – anche da aree urbane – come una brillante nebbia grigio-verde che avvolge la stella.
Con telescopi più grandi appare come una grande nube irregolare luminosa. Una sorta di bagliore aurorale è indotto in questa nebulosa dalla fluorescenza della forte radiazione ultravioletta di 4 stelle calde chiamate “Trapezio”, aggrovigliate al suo interno. Nel 1929, l’astronomo dilettante William T. Olcott scrisse: “Le parole mancano completamente per descrivere la sua bellezza“.
La Grande Nebulosa di Orione è una vasta nube di gas e polvere, distante circa 1.600 anni luce e larga circa 30 anni luce (o più di 20.000 volte il diametro dell’intero sistema solare).
Gli astrofisici ora credono che questa materia nebulosa sia un’incubatrice stellare, il caos primordiale da cui è attualmente in corso la formazione stellare.