Marzo, oggi inizia la Primavera Meteorologica e l’Equinozio si avvicina: tutto quello che c’è da sapere, proverbi e curiosità

Tante curiosità e proverbi sul mese di Marzo: oggi inizia ufficialmente la primavera meteorologica e sta per arrivare l’Equinozio
MeteoWeb

Oggi 1° Marzo 2023 inizia ufficialmente la primavera meteorologica e sta per arrivare l’Equinozio di Primavera, che segna l’inizio della primavera astronomica. L’evento quest’anno si verificherà lunedì 20 marzo alle ore 21:24 UTC (le 22:23 ora italiana).

Le stagioni meteorologiche

Si ricordi che in meteorologia le stagioni hanno una diversa ripartizione che non tiene conto né di solstizi né di equinozi. Le stagioni meteorologiche sono ripartite nel modo seguente:

  • Inverno meteorologico: dal 1° dicembre al 28 (29) febbraio
  • Primavera meteorologica: dal 1° marzo al 31 maggio
  • Estate meteorologica: dal 1° giugno al 31 agosto
  • Autunno meteorologico: dal 1° settembre al 30 novembre

Le stagioni astronomiche

Analogamente ai solstizi, gli equinozi sono considerati convenzionalmente il momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra. Il nostro pianeta ruota sul suo asse polare una volta ogni 24 ore, determinando in questo modo la consueta alternanza tra giorno e notte; ma la Terra ruota anche lungo la sua orbita intorno al Sole una volta ogni 365,25 giorni, determinando così il ciclo annuale delle stagioni. Quando questi due movimenti si intersecano, ecco i due equinozi: quello di primavera tra 20 e 21 marzo, e quello di autunno tra 20 e 21 settembre. Due volte l’anno, quindi, la nostra Stella attraversa l’equatore celeste, passando dall’emisfero nord a quello sud o viceversa. In entrambi gli equinozi (boreale e australe), il Sole passa a sud del tropico del Cancro e a nord di quello del Capricorno; allo Zenit equatoriale il Sole si trova declinato di 66°33′ su entrambi i tropici e di 23° 27′ su entrambi i circoli polari.

EQUINOZIO PRIMAVERA SICome noto, la Terra gira su se stessa ed intorno al Sole lungo un’orbita particolare che si sviluppa sul piano dell’eclittica. Se l’asse di rotazione fosse perpendicolare a questo, il giorno e la notte avrebbero sempre la stessa durata in ogni zona del pianeta (ai poli ci sarebbe sempre luce).
L’asse di rotazione della Terra, però, è inclinato rispetto all’orbita di circa 67°, con tutto ciò che ne consegue. La parola “equinozio” deriva dal latino “equi” e “nox”, da intendersi come “notte uguale al dì”, definizione puramente teorica in quanto gli effetti della rifrazione atmosferica, il semidiametro del Sole e la parallasse solare fanno sì che negli equinozi la lunghezza del giorno ecceda quella della notte. L’equinozio in realtà dura un istante, e non può coincidere con un’intera giornata. Nei momenti degli equinozi, il giorno è sempre un po’ più lungo rispetto alla notte.

Gli equinozi di marzo e settembre sono quindi i due giorni dell’anno nei quali ha inizio la primavera e l’autunno. Si chiama equinozio di primavera o Punto Gamma o nodo ascendente o Punto d’Ariete, il punto d’intersezione tra eclittica ed equatore celeste in cui il Sole passa dall’emisfero australe a quello boreale (cioè il Sole appare salire a nord dell’equatore celeste). Invece, è detto equinozio d’autunno o punto Omega o nodo discendente o primo punto della Libra, il punto di intersezione tra eclittica ed equatore celeste in cui il Sole passa dall’emisfero boreale a quello australe (cioè il Sole appare scendere a sud dell’equatore celeste).

Benvenuto Marzo 2023: da cosa deriva il nome del 3° mese dell’anno, tante curiosità e proverbi

Inizia oggi il mese di Marzo 2023: ma perché il terzo mese dell’anno si chiama così?
Il nome deriva dal latino Martius: il mese era dedicato al dio romano Marte, divinità del raccolto primaverile e della guerra, attività alle quali era adibito il mese.
Era il primo mese nell’antico anno romano, è il primo della primavera nell’emisfero boreale e dell’autunno nell’emisfero australe. Nell’immaginario collettivo è sinonimo di incostanza e instabilità: si dice “è nato di marzo” per indicare una persona capricciosa e volubile.
Il calendario romano originale era più breve di quello gregoriano: fu Numa Pompilio ad aggiungere Gennaio e Febbraio, rendendo l’anno uguale a quello solare.
Marzo rimase il primo mese dell’anno sino alla metà del II secolo d.C.: dopo tale data, l’inizio dell’anno venne identificato con Gennaio in quanto periodo in cui venivano scelti i consoli e i magistrati. Fino al 46 a.C. nell’antica Roma l’anno iniziava il 1° marzo, due mesi dopo rispetto ad oggi: Settembre era il settimo mese dell’anno, Ottobre l’ottavo, Novembre il nono, Dicembre il decimo.
Inizialmente il mese di luglio era chiamato Quintilis (quinto mese) ed agosto Sextilis (sesto mese). La riforma del calendario, promulgata da Giulio Cesare ed introdotta nel 46 a.C. introdusse il nome “luglio” in suo onore, e agosto invece deriva il suo nome da Ottaviano Augusto.
Il calendario in uso oggi nei paesi occidentali è il calendario gregoriano, introdotto nel 1582.

I proverbi di Marzo

Tanti i proverbi e i detti legati al mese di marzo, alle condizioni meteo imprevedibili, alle tradizioni agricole e alle credenze popolari. Eccone alcuni:

  • Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello;
  • Marzo pazzerello esci col sole e rientri con l’ombrello;
  • Neve marzolina dalla sera alla mattina;
  • Vento di marzo non termina presto;
  • Marzo ventoso, frutteto maestoso;
  • Marzo arido, aprile umido; L’acqua di marzo è peggio delle macchie né vestiti;
  • Marzo, acqua e suli, carricari fa li muli;
  • U friddu di marzu trasi dintra lu cornu di lu voi;
  • Lu friddu di marzo scorcia a vecchia ‘nto iazzu;
  • Marzo asciutto ed aprile bagnato, beato i villano che ha seminato;
  • Se marzo butta erba, aprile butta merda;
  • Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne;
  • Quando marzo marzeggia, april campeggia;
  • Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia;
  • Marzo molle, grano per le zolle;
  • Le api sagge di marzo dormono ancora;
  • Marzo o buono o rio, il bue all’erba e il cane all’ombra;
  • La nebbia di marzo non fa male ma quella di aprile toglie il pane e il vino;
  • La luna marzolina fa nascer l’insalatina;
  • Tanta nebbia di marzo, tanti temporali d’estate;
  • Marzo, la serpe esce dal balzo;
  • Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo l’ha venduta;
  • Marz marzot fio d’un baltrocc fio d’una baltroca, o ch’el piof o ch’el tira vent o ch’el fioca;
  • Di marzo chi non ha scarpe vada scalzo e chi le ha, le porti un altro po’ più in là;
  • Di marzo ogni villan va scalzo, Pace tra suocera e nuora dura quanto la neve marzola;
  • Marzo cambia 7 cappelli al giorno;
  • Marzo non ha un dì come un altro.
Condividi