“Il Mozambico sta attraversando la peggiore epidemia di colera in oltre dieci anni dopo il ciclone tropicale Freddy” lo ha dichiarato l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). “Mentre le epidemie di colera si verificano regolarmente in Mozambico tra ottobre e aprile, con quasi 21 mila casi e 95 morti, questa è la più diffusa epidemia in oltre dieci anni”, ha detto Severin von Xylander, rappresentante dell’Oms nel Paese africano. Otto province su 11 sono state colpite dalla malattia e Quelimane è la città più provata. Qui, infatti, “dopo Freddy, il numero di casi è passato da meno di 20 al giorno a un incremento dieci volte superiore”, ha aggiunto.
La prima campagna di vaccinazione contro il colera è iniziata a fine febbraio in quattro province, con oltre 715 mila persone immunizzate. La seconda campagna è stata avviata ieri a Quelimane per 410 mila persone. I programmi di immunizzazione saranno estesi alle altre province, con oltre 1,35 milioni di persone attualmente coinvolte. Il personale dell’Oms in Mozambico non sta fronteggiando soltanto il colera, ma anche la poliomielite, il Covid-19 e la crisi umanitaria in corso nel nord del Paese che sta “travolgendo” il sistema sanitario.
Freddy ha distrutto oltre 132 mila case e sfollato 184 mila persone, spazzando via un terzo dei raccolti e rendendo arduo l’accesso all’acqua pulita. “Nelle prossime settimane, il numero dei casi di malaria aumenterà drasticamente e il tasso di malnutrizione – già molto alto – salirà”, ha concluso il rappresentante dell‘Oms in Mozambico.