Politiche di prevenzione del rischio sismico: prime proposte inoltrate al MIT e al MASE

La prevenzione del rischio sismico nelle scuole, negli ospedali e negli impianti chimici RIR, sia di nuova costruzione che esistenti
  • scuola san giuliano
    Figura 1 - La scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia, crollata durante il terremoto del Molise e della Puglia del 31 ottobre 2002, causando la morte di 27 bambini e di una maestra)5,9
  • scuola san giuliano
    Figura 2 - La nuova scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia, collaudata in corso d’opera dagli Ingg. Alessandro Martelli e Claudio Pasquale nel 2008, che fu la prima scuola ad essere protetta, in Italia, da un sistema d’isolamento sismico5,9
  • scuola san giuliano
    Figura 3 - Alcuni degli isolatori sismici che proteggono la nuova scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia (61 isolatori elastomerici ad alto smorzamento – High Damping Rubber Bearing o HDRB, in parallelo a 12 dispositivi a scorrimento a superficie piana acciaio-teflon)5,9 Figura 4 – L’ala nuova dell’Ospedale Gervasutta di Udine, il primo grande edificio ospedaliero ad esser stato isolato sismicamente in Italia (nel 2005, con 52 HDRB)4
  • Gervasutta
    Figura 4 – L’ala nuova dell’Ospedale Gervasutta di Udine, il primo grande edificio ospedaliero ad esser stato isolato sismicamente in Italia (nel 2005, con 52 HDRB)4
  • Priolo serbatoio
    Figura 5 – Uno dei tre serbatoi del Cento Petrolchimico di Priolo Gargallo, che furono adeguati con isolatori a pendolo scorrevole (del tipo Friction Pendulum Systems) negli anni 2005÷20088
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MeteoWeb

di Alessandro Martelli (esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA) – Oggi sono già 954 i firmatari della petizione Che si inizino finalmente ad attuare serie politiche di prevenzione dai rischi naturali!”, da me lanciata nel 2020 su change.org ed indirizzata al Governo italiano, ai Governatori Regionali ed ai Segretari dei partiti politici1,2. Occorre arrivare a 1.000 firme, per poterla inoltrare: prego quindi, chi legge quest’articolo di firmarla (se non l’ha già fatto) e di farla firmare a chi la condivide.

In accordo con quanto è in essa richiesto, assieme ad altri colleghi, ritengo urgente che siano avviate le suddette politiche. In particolare, a nostro avviso, quelle più urgenti riguardano la prevenzione del rischio sismico3: riteniamo indispensabili nuove misure per garantire la sicurezza sismica, anzitutto, delle scuole e degli ospedali, sia di nuova costruzione che esistenti, cioè da adeguare sismicamente4,5. Per tale motivo, il 28 gennaio u.s. (a nome anche di altri colleghi) scrissi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che riteniamo necessario ed urgente:

(1) assicurare il massimo livello possibile di sicurezza sismica, in primis, alle scuole ed agli ospedali italiani, perché essi sono, fra gli edifici pubblici, anche strategici, quelli maggiormente rilevanti;

(2) rendere obbligatoria l’applicazione di moderni sistemi antisismici (soprattutto d’isolamento sismico) alle scuole ed agli ospedali italiani di nuova costruzione;

(3) accertare urgentemente ed accuratamente che (come, del resto, è richiesto dalla legge vigente) siano state realmente eseguite le verifiche di vulnerabilità sismica delle scuole italiane esistenti e degli ospedali italiani esistenti e che, nel caso di riscontrata loro vulnerabilità inaccettabile, siano stati effettivamente eseguiti i necessari adeguamenti (riteniamo che, per strutture strategiche come le scuole e gli ospedali, i cosiddetti “miglioramenti” non siano assolutamente sufficienti);

(4) rendere obbligatorio che l’adeguamento sismico delle scuole e degli ospedali esistenti, se esso è risultato necessario, ma non è stato ancora effettuato, lo sia rapidamente (entro tempi da definire e, comunque, con chiusura degli edifici riscontrati inadeguati fino ad ultimazione di detti loro adeguamenti);

(5) incentivare l’uso dei moderni sistemi antisismici anche per l’adeguamento degli edifici italiani esistenti, quantomeno per quello delle scuole e degli ospedali;

(6) rendere obbligatorio, per i Comuni, dotarsi di una struttura interna competente, in generale in materia di progettazione ed adeguamento sismici, e, in particolare, sull’applicazione delle moderne tecnologie antisismiche;

(7) rendere obbligatorio, per i Comunisottoporre i progetti riguardanti la sicurezza sismica delle strutture, di nuova costruzione od esistenti (in primis, ma non solo, delle scuole e degli ospedali), ad un organismo nazionale esterno competente, come, ad esempio, l’ANTEL od un altro Ente nazionale similare.

Alle suddette proposte aggiunsi, il 28 febbraio u.s., un’ulteriore misura, che riteniamo pure indispensabile:

(8) rendere obbligatorio installare sistemi di monitoraggio sismico nelle scuole e negli ospedali protetti da moderni sistemi antisismici, sia di nuova costruzione che esistenti6.

Quanto alle implicazioni di carattere economico e tecnico delle proposta suddette7, il 28 gennaio u.s. sottolineai che:

(1) ciò che sarà speso, quanto prima, per la sicurezza sismica (soprattutto se si utilizzeranno ampiamente le moderne tecnologie antisismiche), lo si risparmierà in futuro, perché, oltre ad essere salvate vite umane, saranno anche evitate le spese enormi che sarebbero altrimenti necessarie per restaurare o ricostruire strutture danneggiate o distrutte dai prossimi, inevitabili, violenti terremoti italiani;

(2) le moderne tecnologie antisismiche sono sviluppate da decenni, anche in Italia, e da decenni sono già applicate a tutte le diverse tipologie di strutture italiane (edifici, ponti e viadotti ed impianti), sia di nuova costruzione che esistenti;

(3) l’industria manifatturiera italiana ha acquisito una vasta esperienza sulla produzione dei moderni dispositivi antisismici, applicandoli non solo in Italia, ma anche all’estero;

(4) come l’esperienza applicativa, anche italiana, ha ampiamente dimostrato, l’utilizzazione dei moderni sistemi antisismici, in particolare di quelli d’isolamento sismico, comporta spese aggiuntive assai ridotte, se non nulle (o, addirittura, risparmi);

(5) per quanto attiene all’uso degli isolatori sismici, ciò avviene perché quanto si deve spendere per realizzarli ed installarli lo si risparmia poi grazie alla possibilità di alleggerire notevolmente la sovrastruttura (per le nuove costruzioni) o di evitare suoi eccessivi irrobustimenti (per gli edifici esistenti adeguati sismicamente);

(6) la possibilità di evitare eccessivi irrobustimenti della sovrastruttura, nel caso di adeguamento degli edifici con l’isolamento sismico, comporta pure notevoli vantaggi dal punto di vista funzionale.

Conclusi che, ovviamente, la proposta summenzionata, limitata alla prevenzione del rischio sismico delle scuole e degli ospedali, costituisce solo un primo passo di ciò che intendiamo proporre. Successive proposte dovranno riguardare, infatti:

(1) la prevenzione del rischio sismico per gli altri edifici pubblici e per gli edifici residenziali (l’80% dei quali circa risale agli anni 1960÷1970, che sono ormai assai spesso vetusti e deteriorati e che non furono certamente eretti in accordo con le normative antisismiche vigenti);

(2) quella per gli impianti ed i componenti industriali (in particolare chimici, a Rischio di Incidente Rilevante – RIR);

(3) la prevenzione degli altri rischi naturali (eruzioni vulcaniche, frane, alluvioni, ecc.).

Quanto agli impianti chimici RIR, già il 9 gennaio u.s. avevo ribadito al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), nella mia qualità di membro della sua Commissione Istruttoria “Integrated Pollution Prevention and Control) per l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA/IPPC), quanto già in passato avevo sostenuto, cioè che la suddetta mia Commissione dovrebbe occuparsi di verificare anche la sicurezza degli impianti, almeno se RIR, a fronte dei più violenti terremoti e maremoti ritenuti possibili nelle aree in cui gli impianti si trovano. Se la mia proposta sarà accolta, il MASE potrà incentivare l’utilizzazione dei moderni sistemi antisismici per proteggere dal terremoto anche gli impianti chimici RIR (purtroppo, in Italia, contrariamente ad altri Paesi, le applicazioni a tali impianti risultano ancora pochissime8).

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

(1)             Alessandro Martelli, “Che si inizino finalmente ad attuare serie politiche di prevenzione dai rischi naturali!”, change.org, https://chng.it/4RKbRXvW, 29 novembre 2020.

(2)             Filomena Fotia, “Terremoti, l’appello e la petizione dell’ing. Martelli: “Manca la cultura della prevenzione sismica, ma le tecnologie esistono già”, Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2020/12/terremoti-lappello-e-la-petizione-delling-martelli-manca-la-cultura-della-prevenzione-sismica-ma-le-tecnologie-esistono-gia/1520297/ , 10 dicembre 2020.

(3)             Alessandro Martelli, a cura di Redazione Meteoweb, “Prevenzione sismica, isolamento e dissipazione d’energia: non ci sono scuse per non applicare le moderne tecnologie – In Italia continua a mancare la “cultura” della prevenzione: continuiamo a passare da un’emergenza all’altra, senza mai imparare dalle tragedie che ci colpiscono”, Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2020/12/prevenzione-sismica-isolamento-dissipazione-energia-moderne-tecnologie/1515030/ 1 dicembre 2020.

(4)             Alessandro Martelli, a cura di Redazione Meteoweb, “L’isolamento sismico degli edifici strategici – In Italia, le prime applicazioni dell’isolamento sismico agli edifici strategici risalgono all’inizio degli anni 1990”, Meteoweb,  https://www.meteoweb.eu/2021/05/lisolamento-sismico-degli-edifici-strategici-foto/1681144/ 15 maggio 2021.

(5)             Alessandro Martelli, a cura di Monia Sangermano, “Terremoto, l’esperto: “proteggiamo almeno le scuole con l’isolamento sismico e altre moderne tecnologie” – Tecnologie antisismiche e messa in sicurezza delle scuole in caso di terremoto: a che punto siamo in Italia?”, Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2022/02/terremoto-lesperto-proteggiamo-almeno-le-scuole/1764680/  20 febbraio 2022.

(6)             Alessandro Martelli, a cura di Redazione Meteoweb, “Sistemi di monitoraggio sismico, in Italia poche strutture ne sono dotate – Sono troppo poche, in Italia, le strutture, anche strategiche e protette dai moderni dispositivi antisismici, ad esserne dotate”, Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/02/sistemi-di-monitoraggio-sismico/1001208188/ 24 febbraio 2023.

(7)             Alessandro Martelli, a cura di Redazione Meteoweb, “L’isolamento sismico dell’edilizia residenziale e gli esempi in Italia – Per la prevenzione sismica e gli adeguamenti delle strutture esistenti, esistono da decenni tecnologie di ormai comprova efficacia, come quelle che utilizzano i sistemi di isolamento sismico”, Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2022/02/lisolamento-sismico-delledilizia-residenziale-e-gli-esempi-in-italia-foto/1763555/, 15 febbraio 2022.

(8)             Alessandro Martelli, a cura di Redazione Meteoweb, “La protezione sismica degli Impianti a Rischio di Incidente Rilevante mediante moderne tecnologie – Indispensabile un’adeguata protezione dai terremoti per gli Impianti a Rischio Rilevante (RIR)”, Meteoweb, https://https://www.meteoweb.eu/2022/03/la-protezione-sismica-degli-impianti-a-rischio-di-incidente-rilevante-mediante-moderne-tecnologie/1771064/, 8 marzo 2022.

(9)             Alessandro Martelli, a cura di Redazione Meteoweb, “Il convegno di oggi a Isernia “20 anni dopo San Giuliano di Puglia” – Oggi ad Isernia il convegno organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi” Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2022/11/convengo-oggi-isernia-san-giuliano-di-puglia/1001168463/, 15 novembre 2022.

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