Il ritorno delle processionarie: istruzioni per un incontro

In Italia abbiamo un centinaio di specie di bruchi pelosi, innocui o lievemente urticanti. Molto urticanti sono solo le Processionarie
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E’ iniziata la primavera e con lei il ritorno della processionaria, riportiamo breve vademecum su cosa fare se si incontra questa tipologia di bruco peloso, da una nota su Twitter di Nicola Bressi. “In Italia abbiamo un centinaio di specie di bruchi pelosi di farfalle e falene; innocui o lievemente urticanti. Molto urticanti sono solo le Processionarie. Due specie: Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa) e Processionaria della Quercia (Thaumetopoea processionea) che raramente può andare su faggi, carpini, castagni o betulle, ma la specie è legata alle querce Pure la Processionaria del Pino eccezionalmente può nutrirsi di altre conifere, ma la sua presenza è legata ai pini.”

“Come riconoscerle quindi? Non è una processionaria ogni bruco peloso singolo o comunque distanziato o avvistato da luglio a gennaio. Sono invece processionarie i bruchi pelosi che si spostano sul terreno o sui tronchi in perfetta fila indiana. Soprattutto da febbraio a maggio. Nonostante antiche credenze, le processionarie sono erbivori autoctoni e naturali e non uccidono alberi sani. Soprattutto non mettono in pericolo interi boschi. Mai alcun querceto o pineta è stato distrutto dalle processionarie. Infatti non è più obbligatorio eliminarle.”

La pericolosità delle processionarie

 “Anche la pericolosità per gli umani è reale ma esagerata. Ci provocano certo gravi e dolorose irritazioni se andiamo a toccare i loro peli (o se i peli ci cadono addosso), ma i dati medici ci dicono che non hanno mai ucciso o invalidato permanentemente nessun umano. Pure gli animali selvatici non subiscono danni.  Esistono vari animali che si nutrono dei bruchi o delle falene adulte (cince, cuculi, pipistrelli, upupe, picchi, vespe, rospi, coleotteri…).”

“Se noi riduciamo i predatori, facciamo aumentare le processionarie Le processionarie possono rappresentare un rischio serio, anche mortale, solo per alcuni animali domestici che hanno perso l’istinto a evitarle.
Cani e gatti domestici, se ci mettono sopra il muso, rischiano guai grossi.”

“In definitiva è prudente eliminare le processionarie solo qualora si trovassero in giardini, parchi urbani, alberature stradali o comunque accanto alle abitazioni. Nei boschi in equilibrio, le processionarie fanno naturalmente parte dell’ecosistema.”

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