Scoperte tracce di molecole organiche terrestri in un asteroide

Gli esperti hanno rilevato tracce di uracile, niacina (vitamina B3) e altre molecole organiche ritenute importanti per la sintesi di ulteriori molecole organiche complesse
MeteoWeb

L’uracil, uno dei mattoni necessari per formare l’RNA, e la vitamina B3, un importante cofattore per il metabolismo nella vita terrestre, sono stati rilevati in alcuni campioni prelevati su Ryugu (un asteroide in orbita intorno alla terra), secondo un recente articolo pubblicato su Nature Communications. I risultati suggeriscono che le nucleobasi, come l’uracile, hanno un’origine extraterrestre e hanno raggiunto la Terra grazie a delle meteoriti ricche di carbonio.

L’astronave Hayabusa2 ha raccolto campioni da due diversi siti di atterraggio su Ryugu, che si pensa abbiano avuto storie diverse, e li ha riportati sulla Terra nel dicembre 2020. Yasuhiro Oba e i colleghi hanno usato nuove tecniche analitiche in piccola scala per analizzare campioni provenienti da entrambi i siti di atterraggio dell’asteroide Ryugu.

Le tracce di uracile e niacina su Ryugu

Gli esperti hanno rilevato tracce di uracile, niacina (vitamina B3) e altre molecole organiche ritenute importanti per la sintesi di ulteriori molecole organiche complesse. Queste molecole potrebbero aver alla fine portato all’apparizione della prima vita sulla Terra. In precedenza erano stati trovati dallo stesso team di ricerca nei meteoriti trovati sulla Terra, ma la loro rilevazione in campioni incontaminati riportati da Ryugu suggerisce un’origine extraterrestre.

Campioni di uracile raccolti su Ryugu, un asteroide in orbita intorno alla Terra

La differenza osservata nella concentrazione di uracile tra i campioni
A0106 e C0107 possono essere correlati alle possibili differenze nel grado di alterazione indotta da particelle energetiche, come i fotoni ultravioletti e i raggi cosmici. Questo studio suggerisce che queste molecole di interesse prebiotico  si sono formate in asteroidi “carboniosi” – tra cui Ryugu – e sono giunte in un secondo tempo sulla Terra primitiva.

L’origine extra-terrestre di queste sostanze

Gli autori ritengono che questi composti potrebbero essere stati generati da reazioni fotochimiche nel ghiaccio interstellare, che in seguito sono stati incorporati negli asteroidi man mano che il sistema solare si è formato.

Le radiazioni UV e cosmiche potrebbero averle ulteriormente alterate nel corso di milioni di anni. La consegna di questi composti sulla Terra mediante l’impatto di una meteorite che avrebbe potuto avere un ruolo importante nella comparsa di funzioni genetiche di vita precoce, come come suggeriscono gli autori.

Condividi