Il Lago di Como si assottiglia sempre di più a causa della prolungata siccità in atto al Nord Italia. “La situazione è tragica. L’anno scorso è stato brutto ma quest’anno sarà ancora peggiore – spiega all’AGI Luigi Lusardi, il Presidente dell’Autorità di Bacino -. Abbiamo già previsto dei dragaggi straordinari per la navigazione pubblica nei porti più importanti, come Cernobbio, Lenno e Faggeto Lario, per garantire un minimo funzionamento. E parliamo della navigazione pubblica mentre quella privata subirà dei danni enormi anche perché nei moli storici non puoi intervenire coi dragaggi ma solo con idrovore leggere per la pulizia”.
Gli effetti della siccità sui grandi laghi
Secondo dati recenti diffusi da Coldiretti, gli effetti della mancanza di piogge sono evidenti per i grandi laghi che registrano percentuali “di riempimento che vanno dal 22% del Lago di Como al 37% del Lago di Garda fino al 44% di quello Maggiore mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3,2 metri, come in piena estate, e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico”.
Agire
“Una quindicina di anni fa ero tra quelli che dicevano che bisognava fare qualcosa, agire a valle e a monte – ragiona Lusardi -. Era già possibile immaginare lo sviluppo turistico di questo che è uno dei laghi più belli del mondo. I tempi per cambiare il corso delle cose purtroppo sono passati a meno che non si riesca a fare un accordo col Padreterno per avere acqua e neve. Già molti anni fa sostenevo che un lago di tale fascino naturalistico non avrebbe dovuto essere usato per l’agricoltura”. Nelle prossime settimane Lusardi presenterà alla Regione un progetto per limitare i danni sul quale lavora da anni insieme ad esperti. “Bisogna fare squadra ed essere realisti. Le prospettive? Non lo so ma di certo il turismo può subire grossi danni da questa situazione”.