Colossale “buco” nell’atmosfera del Sole scatenerà una tempesta geomagnetica G2 sulla Terra

Un'allerta per tempeste geomagnetiche G2 è prevista dalla NOAA per domani 24 marzo
MeteoWeb

Un “buco” nell’atmosfera del Sole potrebbe produrre uno spettacolo di luci sulla Terra nei prossimi giorni. Un’allerta per tempeste geomagnetiche G2 è prevista per domani 24 marzo: le aurore potrebbero apparire nelle latitudini più elevate della Terra a causa di un buco nella corona, un’apertura nel campo magnetico del Sole, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti (NOAA).

Quando questi fori si aprono nella corona, l’atmosfera superiore del Sole, consentono un flusso maggiore di particelle cariche noto come vento solare. In situazioni simili, i buchi coronali hanno portato avvistamenti di aurore fino a New York e Idaho, secondo SpaceWeather.com.

vento solare buco coronale

L’attività della nostra stella

Il Sole è stato parecchio irrequieto negli ultimi mesi mentre si avvia verso un picco previsto per il 2025 del suo ciclo di attività di 11 anni. Ad esempio, il Solar Dynamics Observatory della NASA ha recentemente individuato un gigantesco “tornado” sul Polo Nord. Per tre giorni la scorsa settimana, il plasma bollente si è innalzato sopra la superficie del Sole, raggiungendo un’altezza di 14 Terre o circa 120mila km il 18 marzo.

Il Sole osservato speciale

La maggior parte dell’attività solare è innocua, crea le aurore e causa piccoli blackout radio, ma la NASA, la NOAA e altri enti tengono d’occhio il Sole 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per ogni evenienza. Forti tempeste solari possono mandare in cortocircuito i satelliti o influenzare le forniture di energia elettrica, come quanto avvenuto in Québec, in Canada, nel 1989.

Negli ultimi anni, anche la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea hanno lanciato satelliti che si avvicinano al Sole per esaminarne la corona e le strutture sulla superficie. Parker Solar Probe della NASA e Solar Orbiter dell’ESA cercano di comprendere meglio la composizione della nostra stella per migliorare le previsioni meteo spaziali e proteggere il nostro pianeta e i suoi dintorni, veicoli spaziali e umani allo stesso modo.

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