Nessuno lo aveva previsto. Durante le prime ore del 23 marzo, una crepa si è aperta nel campo magnetico terrestre ed è rimasta aperta per diverse ore. Il vento solare si è riversato attraverso questo squarcio, generando una tempesta geomagnetica di classe G3, che al momento si è intensificata raggiungendo la classe G4 (definito livello “grave“, su una scala da 1 a 5).
Un evento di questo tipo può determinare blackout della rete elettrica, problemi diffusi alla tensione, problemi significativi all’operatività e all’orientamento dei satelliti, interruzioni gravi nelle comunicazioni radio e per i sistemi di navigazione satellitare, aurore a 45° di latitudine.
La tempesta geomagnetica a sorpresa è ancora in corso. Dopo un leggero calo durante le ore centrali del 23 marzo, le condizioni di tempesta sono tornate alla categoria G4. “E’ la tempesta geomagnetica più intensa degli ultimi anni. Gli skywatcher stanno segnalando aurore in Colorado, Michigan, Wisconsin, Iowa, Dakota e Minnesota,” ha affermato l’astronomo Tony Phillips, che cura il sito specializzato SpaceWeather.com.
*** AGGIORNAMENTO ***
Forte tempesta geomagnetica in corso, tempismo perfetto
Il vento solare ha raggiunto la Terra oggi, 24 marzo, solo pochi giorni dopo l’Equinozio di Primavera. Il tempismo è perfetto per i cacciatori di aurore: a causa dell’effetto Russell-McPherron, anche una leggera raffica di vento solare nel periodo degli equinozi può innescare un’esplosione di aurore ad alta latitudine.
Cos’è il vento solare
I venti solari sono flussi di particelle cariche che fuoriescono dal Sole, dirigendosi nello Spazio. La NASA stima che questi eventi, in media, possono raggiungere velocità di circa 1,6 milioni di km/h. Provenendo dalla corona del Sole, l’atmosfera interna, i venti possono mescolarsi con il campo magnetico della Terra e innescare una serie di fenomeni, tra cui tempeste geomagnetiche, cioè disturbi della magnetosfera terrestre.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto. Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.
Il Sole osservato speciale
La maggior parte dell’attività solare è innocua, crea le aurore e causa piccoli blackout radio, ma la NASA, la NOAA e altri enti tengono d’occhio il Sole 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per ogni evenienza. Forti tempeste solari possono mandare in cortocircuito i satelliti o influenzare le forniture di energia elettrica, come quanto avvenuto in Québec, in Canada, nel 1989.
Negli ultimi anni, anche la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea hanno lanciato satelliti che si avvicinano al Sole per esaminarne la corona e le strutture sulla superficie. Parker Solar Probe della NASA e Solar Orbiter dell’ESA cercano di comprendere meglio la composizione della nostra stella per migliorare le previsioni meteo spaziali e proteggere il nostro pianeta e i suoi dintorni, veicoli spaziali e umani allo stesso modo.