Terremoto a Campobasso: la scheda con gli effetti macrosismici

Ecco la scheda con gli effetti macrosismici della scossa di terremoto magnitudo 4.6 che si è verificata in Molise
MeteoWeb

Un terremoto magnitudo Mw 4.6 (ML 4.6) è stato registrato dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale alle ore 23:52. L’epicentro è stato localizzato nella provincia di Campobasso, 2 km da Montagano, con ipocentro a una profondità di circa 23 km. Grazie al prezioso lavoro di Giovanni Falcicchia, pubblichiamo la scheda con gli effetti macrosismici della scossa magnitudo 4.6.

Terremoto con epicentro nel Distretto Sismico: Montagano – Campobasso

Data 28/03/2023                    Ora 23:52:45

Latitudine 41.65°                    Longitudine 14.65°

Magnitudo 4.6                         Profondità 23 Km

La presente scheda elenca gli effetti macrosismici stimati secondo un modello che utilizza i dati qui esposti. Gli effetti macrosismici rilevati, in una qualsiasi località, possono variare di uno o due livelli, in più o in meno, a seconda della conformazione geologica del territorio o di peculiari caratteristiche costruttive delle abitazioni. Escluso indicazioni diverse, la percettibilità del sisma è intesa in orario diurno. L’accelerazione di picco al suolo: PGA è espressa in cm/s².

N.B. La numerazione e la terminologia utilizzate non equivalgono a quelle riportate in altre scale sismiche.

Città e territori a una distanza inferiore a 28 Km dall’epicentro:

Campobasso, Boiano, Montagano, Ripalimosani, Ferrazzano, Campodipietra, Baranello, Mirabello S

6    –    Scossa moderata                  10 < PGA < 20             ( IV MCS )

All’interno delle abitazioni, moltissima gente avverte la scossa. La vibrazione sismica è piuttosto intensa e sveglia diverse persone. I lampadari compiono ampie oscillazioni. Il tremolio di finestre e suppellettili risuona con insistenza nelle case; alcuni oggetti vengono spostati. La gente è intimorita; in molti escono dagli edifici. All’aperto, un numero considerevole di persone percepisce distintamente il movimento tellurico e il chiaro rombo che lo precede. Le costruzioni non subiscono danni evidenti. Numerose le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.

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Città e territori a una distanza compresa tra 28 Km e 56 Km dall’epicentro:

Isernia, Roccaraso, Termoli, Vasto, Atessa, Agnone, Larino, Serracapriola, S Marco DC, S Martino IP

5    –    Scossa leggera          5 < PGA < 10       ( III – MCS )

Ai piani superiori e intermedi degli edifici, diverse persone avvertono una debole vibrazione. I lampadari oscillano visibilmente; si sente lo scampanellio di cristalleria e vasellame e chi dorme, potrebbe essere svegliato. Qualcuno, messo in allarme da tali effetti, per sicurezza, esce all’aperto. All’esterno delle abitazioni, solo in pochi percepiscono il terremoto; alcuni di loro con un certo anticipo, sentono un rumore simile a un tuono lontano. Dal territorio giunge un discreto numero di segnalazioni.

Città e territori a una distanza compresa tra 56 Km e 97 Km dall’epicentro:

Napoli, Chieti, Benevento, Caserta, Foggia, Avellino, S Severo, Acerra, Aversa, Giugliano IC, Casoria

4    –    Scossa lieve               2 < PGA < 5     ( II MCS )

Poche persone, ai piani superiori degli edifici, avvertono un tremore di modesta entità. I lampadari compiono oscillazioni di piccola ampiezza; si ode un sommesso tintinnio di vetri e ceramiche. Se percepiti, tali effetti destano preoccupazione . All’esterno, pochissime persone avvertono la scossa; qualcuno, con un po’ di anticipo, sente un cupo rumore a bassa frequenza. Poche le segnalazioni del sisma trasmesse via Internet.

Città e territori a una distanza compresa tra 97 Km e 162 Km dall’epicentro:

Pescara, Salerno, Trani, Potenza, L’Aquila, Frosinone, Latina, Teramo, S Benedetto DT, Barletta

3    –    Scossa tenue             1 < PGA < 2         ( I – II MCS )

Pochissime persone in condizioni di quiete, ai piani superiori degli edifici, avvertono un leggerissimo tremore. I lampadari sono smossi dalla loro posizione di equilibrio. Tali effetti generano solo un po’ di apprensione in chi li percepisce. All’aperto, quasi nessuno avverte il sisma. Dal territorio giungono pochissime segnalazioni; in qualche caso isolato, esse riferiscono di un’indistinta, greve sonorità che precede il terremoto.

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Città e territori a una distanza compresa tra 162 Km e 269 Km dall’epicentro:

Roma, Bari, Perugia, Ancona, Terni, Viterbo, Rieti, Matera, Taranto, Foligno, Orvieto, Macerata

2    –    Scossa impercettibile           0.5 < PGA < 1        ( I – MCS )

Agli ultimi piani degli edifici più alti e in condizioni di perfetta quiete, un esiguo numero di persone potrebbe avvertire un’oscillazione lievissima, senza necessariamente associarla ad un evento sismico. All’aperto, nessuno avverte il terremoto. Nella regione, il rombo sismico non è udibile. Tramite Internet giungono isolate e sporadiche segnalazioni del sisma.

Città e territori a una distanza compresa tra 269 Km e 445 Km dall’epicentro:

Firenze, Palermo, Bologna, Reggio Calabria, Messina, Lecce, San Marino, Grosseto, Arezzo, Cosenza

1    –    Scossa strumentale              0.2 < PGA < 0.5

L’intensità dell’evento è trascurabile; esso è rilevato dalle stazioni sismiche presenti nella regione. Anche nelle condizioni più favorevoli, la scossa non è avvertita dalla popolazione. Dal territorio non giunge alcuna segnalazione del terremoto.

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Territori a una distanza superiore a 445 Km dall’epicentro.

0    –    Scossa immensurabile                     PGA < 0.2

Nella regione il terremoto non ha alcun effetto tangibile. Allontanandosi dall’epicentro, le onde sismiche generate dall’evento risultano essere sempre più indistinguibili dal rumore di fondo sismico.

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