Una forte scossa di terremoto è stata avvertita al Centro Italia alle 16:05 di oggi, giovedì 9 marzo. Il sisma ha avuto magnitudo 4.4 ed epicentro ad Umbertide, in provincia di Perugia. La scossa, avvenuta a 5km di profondità, si è verificata, dunque, nel nord dell’Umbria, vicino al confine con la Toscana e le Marche, tanto da essere stata distintamente avvertita anche in queste due regioni, da località come Firenze, Arezzo, Siena, Ancona, Gubbio.
Decine di telefonate sono pervenute al centralino del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Perugia in seguito alla forte scossa di terremoto. Ai centralini dei Vigili del Fuoco sono arrivate diverse richieste di informazioni ma al momento nessuna richiesta di intervento. Le verifiche da parte del Dipartimento della Protezione Civile sono comunque ancora in corso. Sono oltre una sessantina le chiamate per richieste di sopralluogo a cui i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Perugia stanno rispondendo. Attualmente sono state riscontrate solo lievi lesioni, quasi del tutto superficiali. Le zone di Umbertide e di Montone risultano quelle maggiormente interessate dalla scossa.
Il sindaco di Umbertide, Luca Carizia, sentito dall’ANSA, ha riferito che diverse persone sono scese in strada e che la scossa è stata distintamente avvertita. Sono state immediatamente avviate le verifiche per valutare eventuali danni, a cominciare dall’ospedale e dalle scuole. Il primo cittadino ha detto che al momento non sono arrivate segnalazioni di criticità da parte dei cittadini. Gente in strada anche a Perugia, dove l’Università è stata chiusa, anche quella per stranieri. “Ho sentito un forte boato – racconta un cittadino di Perugia – tipo un tuono fortissimo, poi una oscillazione piuttosto lunga“.
“Scossa di terremoto avvertita nelle province di Arezzo e Siena. Stiamo verificando con la sala operativa regionale la situazione”. Lo scrive su Facebook il Presidente della Toscana Eugenio Giani.
Le testimonianze dei cittadini
“Paura, ma niente panico” a Umbertide, dicono i cittadini, dopo la scossa di terremoto. Molte persone sono scese in strada, ma “la situazione è tranquilla“, dicono. “Il mio palazzo ha tremato fortissimo – spiega un uomo – e le finestre sembrava che dovessero rompersi, ma poi non ci sono stati danni, è tutto è posto”. “E’ stata una scossa forte, forse sussultoria – spiega un altro residente – ed è stata anche piuttosto lunga“. L’epicentro è stato registrato nella frazione di Montecastelli, a circa 5 chilometri dalla città di Umbertide, lungo la statale Tiberina che porta a Città di Castello. Secondo quanto si è appreso in Comune, anche a Città di Castello non si segnalano danni.
“Qui il terremoto si è sentito fortissimo“, ha racconto all’ANSA è un anziano che vive a Pian D’Assino, la frazione di Umbertide più vicina all’epicentro del sisma. Sul posto sono presenti Vigili del Fuoco e Protezione Civile ma danni evidenti non ce ne sono. Qualche pezzo d’intonaco e di calcinaccio si è staccato dalle case più vecchie ma nessun problema per le persone. Qualcuno tra gli anziani di Pian D’Assino ricorda il terremoto del 1984. “Forte anche allora“, dice. Intanto sono stati completati i controlli all’ospedale di Umbertide dove – si apprende dall’Usl Umbria 1 – non sono emersi danni. Tanta paura però tra i pazienti e gli operatori sanitari.
La scossa è stata avvertita con chiarezza ad Arezzo e in provincia, con particolare intensità in Valdichiana e Valtiberina, ovvero le zone confinanti con l’Umbria. In Valdichiana è stato sentito dalla popolazione anche un forte boato seguito dalla scossa di terremoto che ha fatto oscillare i lampadari, provocando paura tra i residenti. Verifiche sono in corso a Mercatale di Cortona, il paese dell’Aretino più vicino all’epicentro, dove i Vigili del Fuoco stanno ispezionando abitazioni e uffici ma al momento non si registra alcun danno.
Terremoto: segnalate microlesioni sugli edifici
Al momento sono state “segnalate microlesioni su edifici“, “non danni a persone”, riferiscono i Vigili del Fuoco in relazione alla scossa di terremoto avvertita nel Perugino. Si registra qualche piccolo crollo legato a edifici fatiscenti. Nessuna persona coinvolta per il momento. Sull’Altotevere, l’area maggiormente colpita, si sta alzando un elicottero dei Vigili del Fuoco per una verifica dall’alto.
Dalle verifiche non risultano feriti ma solo danni lievi a tegole e cornicioni causati dal terremoto. Alla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile sono stati segnalati esclusivamente il distacco di alcune tegole e il cedimento di alcuni cornicioni nell’area interessata. Non sono stati segnalati danni a persone.
Non ha finora rilevato “criticità individuabili dall’alto” l’elicottero dei Vigili del Fuoco che sta sorvolando il territorio umbro in cui è stata avvertita la scossa di terremoto. Lo riferiscono i Vigili del Fuoco su Twitter, sottolineando che “prosegue verifica delle squadre inviate sul territorio”. “Nell’area colpita dalla scossa di terremoto al momento non sono segnalate lesioni gravi né danni a persone. I Vigili del Fuoco stanno procedendo con la massima attenzione alle necessarie verifiche sugli edifici pubblici e privati e provveduto al sorvolo delle aree con elicottero”. Lo fa sapere il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, mentre si trova nella sala Centro operativo nazionale dei Vigili del fuoco al Viminale in collegamento col comando di Perugia.
“Sono in costante contatto col direttore della Protezione Civile Fabrizio Curcio per seguire col massimo impegno il fenomeno sismico che si è registrato in Umbria con epicentro a Umbertide. Dai primi dati raccolti non sembrano esserci danni per le persone, le infrastrutture pubbliche e gli immobili privati, ma siamo molto attenti all’eventuale evolversi della situazione”. E’ quanto dichiara Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare.
Domani scuole chiuse a Umbertide, chiusa l’Università di Perugia
Le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse domani e dopodomani a Umbertide, in seguito alla scossa di terremoto. Lo ha deciso il sindaco, Luca Carizia. Secondo quanto si è appreso, dai primi sopralluoghi, avviati da subito nelle strutture scolastiche, oltre che nell’ospedale, non sono emersi tuttavia problemi particolari. “Al momento non ci sono segnalazioni di danni, ma abbiamo comunque disposto delle verifiche sulle strutture strategiche del territorio, come ad esempio l’ospedale“: così all’ANSA il responsabile regionale del Governo del territorio e della Protezione Civile, Stefano Nodessi Proietti. “Per le scuole il sindaco ha già attivato i suoi tecnici, ma al momento non hanno rilevato situazioni di pericolo“, ha aggiunto.
“E’ stata una scossa unica, breve ma intensa, l’abbiamo sentita bene ma fortunatamente non ha comportato allo stato attuale danni visibili. Stiamo monitorando bene la situazione ma intanto abbiamo predisposto un’ordinanza per cui le scuole saranno chiuse domani e dopodomani. Abbiamo aperto il centro operativo comunale in modo che la Protezione Civile sia continuamente allertata e siamo qui in Comune, valutando la situazione in termini generali: resteremo qui tutta la notte per capire bene il da farsi”. Lo dice all’Adnkronos Luca Carizia, sindaco di Umbertide. “La paura ovviamente c’è sempre, ci siamo un po’ spaventati tutti. Noi eravamo negli uffici tecnici del Comune, stavamo guardando un progetto quando abbiamo sentito forte la scossa. Gli edifici strategici, come scuole e ospedali, non risultano al momento danneggiati – continua – dal sopralluogo fatto. Ma verificheremo meglio nelle prossime ore“.
In via cautelativa, per domani è stata decisa “la chiusura a scopo precauzionale di tutte le sedi dell’Università degli Studi di Perugia, con la sospensione di tutte le attività accademiche e degli eventi in programma”. Lo rende noto l’ateneo.
La circolazione dei treni è stata precauzionalmente sospesa sulla ex Ferrovia centrale umbra tra Ponte Pattoli, nella zona di Perugia, e Ranchi, in seguito al sisma nella zona di Umbertide. Lo ha annunciato Rfi, che gestisce la linea. La sospensione precauzionale del traffico ferroviario è stata adottata – riferiscono le Ferrovie – per consentire ai tecnici di Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l’evento sismico.
Tesei: “speriamo non sia nulla, perché stiamo ancora gestendo la ricostruzione dal terremoto del 2016”
“La scossa è stata percepita intorno alla città di Umbertide, stiamo monitorando attraverso la Protezione Civile e sembra non ci siano stati danni. Circoscritta, ma percepita, io l’ho avvertita qui nel mio ufficio a Perugia. Ho pensato che speriamo non sia nulla, perché stiamo ancora gestendo la ricostruzione dal terremoto del 2016, poi c’è stata la pandemia, insomma stiamo gestendo tutta una serie di complessità”. Lo dice Silvia Mancinelli di Adnkronos Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria, commentando la scossa di terremoto avvertita sul territorio. “Importante che non ci siano danni né alle persone né alle cose. Stiamo monitorando con la Protezione Civile – ribadisce – ma al momento sembra sia tutto tranquillo. Mi arrivano continuamente rassicurazioni da parte della Protezione Civile, quindi speriamo sia solo paura e niente di più”.
Subito attivata la sala operativa della Protezione civile regionale in seguito al terremoto nella zona di Umbertide. Al momento è in fase di verifica da parte dei Vigili del Fuoco la segnalazione di danni ad una abitazione, riferisce la Regione. Non sono pervenute alla Protezione Civile regionale – si legge in una nota di Palazzo Donini – richieste di sopralluoghi o altre segnalazioni di danni. La sala operativa della Protezione Civile regionale ha subito contattato i sindaci o i responsabili della Protezione Civile comunale per conoscere la situazione nei territori interessati e fornendo informazioni ai cittadini. Il Presidente della Regione Donatella Tesei e l’assessore Enrico Melasecche si sono messi subito in contatto con i vertici della Protezione Civile e la sala operativa per informarsi e seguire l’evolversi della situazione. La Sala operativa continua il monitoraggio ed è a disposizione per ricevere comunicazioni e per richieste di informazioni.
INGV: “terremoto avvenuto in zona ad alta pericolosità sismica”
Il terremoto è stato risentito in un’area “molto ampia”. “Certamente è stato risentito fra province di Perugia, di Arezzo e nel Ternano fino alle Marche e alla costa adriatica”, ha detto all’ANSA Salvatore Stramondo, direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Quella colpita dal terremoto “è una zona che ha una sismicità storica e recente importante”, nell’alta Valtiberina, a nord rispetto a quella colpita dal terremoto del 1997 e all’intersezione fra Marche, Abruzzo e Lazio. Per avere le prime informazioni dettagliate relative alle faglie attivate servirà ancora un po’ di tempo, ha detto Stramondo. “Quelle che abbiamo al momento sono ancora analisi qualitative e non di dettaglio”, ha aggiunto. È possibile soltanto dire che “il terremoto è avvenuto in un’area nella quale il meccanismo è quello estensionale, tipico della zona degli Appennini”, una sorta di ‘stiramento’ della crosta terrestre in corrispondenza dell’Appennino con un conseguente allargamento dell’Italia Centrale.
“E’ stato un terremoto importante, che solitamente si avverte entro un raggio di 100km“. Lo afferma Thomas Braun, ricercatore dell’INGV nella sede di Arezzo. “Difficile dire a distanza di così poco tempo di quale faglia si tratti, molto probabilmente la faglia dell’Umbertide”. Una faglia molto attiva che si trova nell’Appennino. “L’Appennino è come se fosse spezzato – prosegue Braun – c’è la parte nordorientale che si muove verso la zona balcanica con 1 o 2 millimetri l’anno, mentre l’altra parte sta ferma. Per “accomodare” questo stress si verificano i terremoti”.
Terremoto in Umbria: l’analisi dell’INGV
“Come si evince dalla mappa della sismicità dal 1985 ad oggi l’area interessata da questo evento ha una sismicità frequente: in particolare, a nord-est, nella zona di Gubbio, sono presenti numerose sequenze sismiche con eventi di magnitudo anche più elevata, come il terremoto 22 giugno 2000 di magnitudo M 4.3″. Lo riporta un approfondimento pubblicato sul blog INGVterremoti.
“Dopo questo terremoto (aggiornamento ore 17:15), sono stati registrati altri 11 eventi di bassa energia, tutti con magnitudo inferiore a 2”, segnalano gli esperti INGV. “Storicamente quest’area ha risentito gli effetti di terremoti avvenuti con epicentro prossimo a quello odierno: dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) notiamo che i principali eventi sono quelli del 23 aprile 1593 di magnitudo stimata Mw 5.3 e quello del 21 settembre 1865 di magnitudo stimata Mw 5.1. L’evento più importante è sicuramente il terremoto del 29 aprile 1984 di magnitudo Mw 5.6 che interessò tutta l’Umbria settentrionale: le località più danneggiate furono Assisi, Gubbio, Perugia Città di Castello, Valfabbrica e la stessa Umbertide”.
“Infatti dalla storia sismica di Umbertide (estratta dal Database Macrosismico Italiano DBMI15) notiamo proprio tra gli eventi più risentiti quello del 1984 e l’evento del 26 aprile 1917 con epicentro in Alta Val Tiberina”.
“La pericolosità sismica di questa area è considerata alta. Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta. Dalla mappa si nota come la pericolosità aumenti verso nord-est”.
“La mappa di scuotimento (SHAKE MAP) calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al IV-V grado MCS, in particolare nelle aree intorno all’epicentro della provincia di Perugia”, spiegano gli esperti INGV.
“Il terremoto è stato risentito non solo nell’Umbria settentrionale ma in tutta la Regione e in alcuni aree circostanti delle Regioni limitrofe come Toscana, Marche e Lazio. Dai dati raccolti dai quasi mille questionari inviati a “Hai sentito il terremoto?”, risultano risentimenti stimati, al momento, fino al IV-V grado MCS”, concludono gli esperti INGV.
Seguiranno aggiornamenti.