Sono 13 le persone ferite in seguito alle scosse di terremoto registrate nella zona di Umbertide giovedì pomeriggio e sera. Tutti a causa di fughe troppo precipitose per la paura delle scosse. “Feriti non da crollo ma da panico“, li ha definiti Stefano Nodessi, responsabile per la Regione del Governo del territorio, facendo il punto della situazione con l’ANSA. Nessuno quindi è rimasto ferito per eventuali crolli legati al sisma. Di questi, sei sono stati dimessi e tre sono ricoverati con fratture. Altri quattro sono invece stati sistemati nelle Rsa: tra questi un disabile grave la cui casa è stata resa inagibile dalle forti scosse. Dopo le verifiche tecniche, nessun problema è stato registrato all’ospedale, dove le attività procedono regolarmente.
Terremoto, 145 persone ancora fuori casa
Sono 145 le persone che hanno dormito fuori casa, assistite nelle palestre con letti e pasti caldi dalla Protezione civile, nella notte fra venerdì e sabato, dopo le scosse di Terremoto di giovedì scorso nella zona di Umbertide. Lo ha riferito all’ANSA Stefano Nodessi, responsabile per la Regione Umbria del Governo del territorio. Di queste, 85 hanno dormito e mangiato a Pierantonio, 41 a Sant’Orfeto e 19 a Umbertide. Proseguono intanto le verifiche dei vigili del fuoco, protezione civile e tecnici comunali per fare un quadro dei danni.
Terremoto: due scuole inagibili a Umbertide
Dopo i sopralluoghi svolti fino a questo momento nell’alta Umbria, in seguito al sisma del 9 marzo, due scuole sono state dichiarate inagibili a Umbertide. Si tratta della primaria e della scuola media della frazione di Pierantonio. Otto classi in tutto che troveranno sistemazione in altri istituti scolastici di Umbertide. Lo ha riferito all’ANSA Stefano Nodessi, responsabile per la Regione Umbria del Governo del territorio. Inoltre dovranno essere probabilmente demolite due piccole stazioni ferroviarie – che presentavano problemi già in precedenza – lungo la ex Ferrovia centrale umbra, quella di Montecorona e quella di Parlesca, dove è crollato il tetto. Per quanto riguarda le abitazioni, dopo le decine di segnalazioni di inagibilità da parte dei vigili del fuoco, bisognerà attendere i passaggi formali attraverso gli uffici comunali e i sopralluoghi degli ingegneri abilitati, per la successiva eventuale dichiarazione formale dell’inagibilità.