“Sono parecchio perplessa nel giudizio sull’Istituto superiore di sanità. Come si fa a passare da abbiamo tutto sotto controllo a qui tra quindici giorni esplode tutto?”. A microfoni spenti, conversando con il capo di gabinetto del ministero della Salute, la numero due di Roberto Speranza, la sottosegretaria Zampa si lasciava andare a giudizi sull’Iss e sui suoi dirigenti.
Lo stesso Pierpaolo Sileri, all’epoca dei fatti viceministro della Salute nel governo di Giuseppe Conte ha detto ai microfoni di Radio 2:“Credo che il vero problema vada ricercato nella selezione dei tecnici del ministero, che ha portato a un sistema fatto di scelte non eccellenti”.
Impreparati per affrontare una pandemia
Consapevoli della impreparazione di coloro che sui giornali e in tv erano spacciati come luminari. Ora si scopre che dietro alle dichiarazioni, tutti sapevano di non essere preparati ad affrontare un’epidemia di massa. Anche se in pubblico facevano mostra di efficienza, al governo erano consapevoli che i burocrati piazzati ai vertici della Sanità non sapevano come si affronta una pandemia.
Zampa, Sileri e tutti gli altri che oggi scopriamo aver capito sin dall’inizio che a capo dell’Istituto superiore della sanità, del ministero e del Comitato tecnico scientifico c’erano persone inadeguate, non hanno fatto nulla per cambiarle.