Abbattete quei maledetti orsi o moriranno altre persone innocenti

La morte di Andrea Papi non è bastata? Quegli orsi malvagi vanno abbattuti non per vendetta, ma soltanto per evitare che muoiano altre persone innocenti
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No, Andrea Papi non è andato a correre a casa dell’orso. È l’orso che è andato a uccidere Andrea Papi a casa sua. Il giovane runner Trentino appena 26enne, una vita davanti distrutta dalla ferocia dell’orso cattivo, stava correndo in un sentiero pubblico vicino al paese, quotidianamente frequentato da famiglie e bambini. Quegli orsi affamati invece più volte hanno raggiunto la valle sterminando allevamenti di bestiame per sfamarsi, e già doveva bastare questo per abbatterli tutti. Nella stessa zona poche settimane fa c’era stata un’altra aggressione: il malcapitato era rimasto ferito, ma neanche quell’episodio era bastato per prendere i dovuti provvedimenti ed ecco che poi si è verificata la tragedia. Che sarà solo la prima di una lunga serie se non si abbattono quei stramaledetti orsi.

Oggi è arrivata l’analisi del Dna effettuata in base alle tracce sulle ferite del corpo del povero Andrea: ad ucciderlo è stato l‘orso Jj4, che il 22 giugno 2022 aveva aggredito altre due persone, padre e figlio, sempre in zona. Dopo quell’aggressione, la Giunta provinciale di Trento ne aveva disposto l’abbattimento, ma l’ordinanza venne annullata da una sentenza del Tar che adesso ha Andrea Papi sulla coscienza. Stiamo salvando gli orsi killer lasciando morire gli uomini buoni.

E poi chi lo ha detto che il bosco è la casa degli orsi e non di Andrea Papi, mia, tua che stai leggendo, nostra degli esseri umani? Quale sarebbe il confine tra casa nostra e casa loro? C’è un trattato che prevede che se superiamo una certa soglia, non solo dobbiamo morire ammazzati ma abbiamo anche torto? Non solo l’orso ci ammazza, ma ha anche ragione? Come si concilia, questa visione malata, con il perbenismo utilizzato nei confronti di ladri e criminali che non vanno ammazzati neanche se si introducono a casa tua di notte, invadendo una proprietà privata per rubare beni, denari e gioielli, spesso e volentieri armati per ucciderti se opponi resistenza? Quelli non stanno forse invadendo il terreno altrui? E se noi dobbiamo accettare che qualcuno ci possa entrare in casa senza reagire, perché l’orso invece è giustificato ad ammazzarci per giunta in uno spazio che è di tutti?

La verità è che trenta anni fa gli orsi in Trentino non esistevano più: non era casa loro, si erano biologicamente estinti per natura. È stato l’uomo malato a volerli importare e ne ha perso il controllo, come già accaduto con i cinghiali. Sono stati utilizzati tanti soldi dei contribuenti, quindi anche dei genitori di Andrea Papi, per andare a prendere dieci orsi dalla Slovenia (un Paese straordinario dove gli orsi te li portano nel piatto in trattoria) e impiantarli contro natura in Trentino Alto Adige. Adesso da dieci sono diventati 150, sono completamente fuori controllo, stanno provocando terrore, distruzione e morte. L’unica cosa da fare adesso è evitare che qualche altro essere umano possa morire, o essere ferito, o debba rinunciare alla propria libertà o perdere il proprio pollaio per colpa di fanatici animalisti e naturalisti che amano così tanto il mondo che ci circonda da odiare l’elemento che ne è centrale: l’essere umano.

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