Gli Xiongnu, antenati mongoli degli Unni erano multietnici

Gli Xiongnu, una popolazione della Mongolia dalla quale potrebbero derivare gli Unni, erano caratterizzati da una struttura genetica multietnica
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Gli Xiongnu, una popolazione della Mongolia dalla quale potrebbero derivare gli Unni, erano caratterizzati da una struttura genetica multietnica. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati del Max Planck Institutes for Evolutionary Anthropology (MPI-EVA), della Seoul National University, dell’Universita’ del Michigan e dell’Universita’ di Harvard. Il team, guidato da Juhyeon Lee, ha analizzato il DNA antico prelevato da campioni di resti umani raccolti da due cimiteri imperiali a Takhiltyn Khotgor e Shombuuzyn Belchir.

Gli Xiongnu, spiegano gli esperti, furono il primo impero nomade al mondo, sorto 1.500 anni prima dei Mongoli, e secondo diverse teorie, da questa popolazione derivarono anche gli Unni. Gli Xiongnu divennero una delle forze politiche piu’ potenti dell’Asia durante l’Eta’ del ferro, probabilmente anche grazie alle loro abilita’ di guerriglia al cavallo. ” Avevano un alto grado di diversita’ genetica – spiega Lee, della Seoul National University – a causa della mancanza di dati genomici su scala comunitaria, pero’, non era chiaro se tale mescolanza fosse emersa da un mosaico eterogeneo di comunita’ localmente omogenee o se le comunita’ locali stesse fossero geneticamente variegate”.

L’impero Xiongnu

I ricercatori hanno scoperto nei due cimiteri un livello di discrepanze genetiche paragonabile a quello riscontrato in tutto l’Impero Xiongnu nel suo insieme, anche se e’ stata rilevata una distinzione a livello di status sociale. In particolare, riportano gli esperti, gli individui di ceti sociali piu’ bassi, come i servitori, erano associati a un’eterogeneita’ piu’ elevata. Al contrario, le e’lite locali e aristocratiche sembravano correlate a lignaggi eurasiatici orientali piu’ preponderanti e a diversita’ genetica inferiore.

“Il nostro lavoro – osserva Choongwon Jeong, collega e coautore di Lee – fornisce una prospettiva piu’ ampia delle unioni familiari che venivano celebrate durante l’impero Xiongnu”.

Tradizone nomade degli Unni

Gli autori hanno inoltre scoperto che le sepolture onorevoli sembravano piu’ comuni tra le donne. Questo dato, commentano gli studiosi, avvalora la teoria secondo cui le figure femminili potessero svolgere ruoli politici particolarmente importanti nell’espansione e nell’integrazione di nuovi territori lungo la frontiera dell’impero.

Nel cimitero aristocratico d’e’lite di Takhiltyn Khotgor, le donne riposavano in tombe piu’ finemente decorate rispetto alle controparti maschili. Anche nel vicino luogo di riposo a Shombuuzyn Belchir, le figure femminili erano state sepolte in tombe piu’ elaborate, con corredi funerari costituiti da bare di legno, emblemi e oggetti dorati, perle di vetro e maiolica, specchi cinesi, oggetti in bronzo, abiti di seta, carri di legno e altri simboli che enfatizzerebbero il potere politico delle donne.

“L’analisi genetica – riporta Bryan Miller, dell’Universita’ del Michigan – ha fornito anche rare intuizioni sui ruoli sociali dei bambini nella societa’ Xiongnu. Ad esempio, i ragazzi deceduti a 11-12 anni venivano sepolti con arco e frecce, in modo simile ai maschi adulti. Questo suggerisce che i ruoli sociali di genere di cacciatore e guerriero venissero attribuiti durante la prima adolescenza”. “I nostri risultati– conclude Jamsranjav Bayarsaikhan, altra firma dell’articolo – confermano la lunga tradizione nomade dell’impero Xiongnu e l’importanza delle figure femminili nella societa’ antica”

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