Si è registrata un’impennata delle quotazioni internazionali di benzina e diesel all’indomani del taglio della produzione petrolifera stabilito dall’Opec+. Come conseguenza, è stato automatico l’aumento dei prezzi alle stelle. Quasi immediato un incremento dei prezzi si è registrato presso Eni (+2 centesimi sulla benzina e +1 centesimo sul diesel) e Q8 (+1 centesimo su entrambi i carburanti).
Intanto, mentre si attendono le reazioni dei consumatori, le medie dei prezzi praticati alla pompa si stanno lentamente assestando. Secondo la nota di Quotidiano Energia, i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri 3 aprile, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è fermo a 1,864 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,859 e 1,872 euro/litro (no logo 1,863).
L’aumento dei prezzi di benzina e diesel
Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,770 euro/litro (1,773 nella precedente rilevazione), con prezzi medi compresi tra 1,757 e 1,779 euro/litro (no logo 1,765). Mentre, i prezzi del servito relativo alla benzina il è 2,003 euro/litro (contro 2,002) con gli impianti colorati con prezzi tra 1,954 e 2,074 euro/litro (no logo 1,916).
Di seguito, la media del diesel servito è 1,915 euro/litro (1,916 il valore precedente), con i punti vendita delle compagnie tra 1,849 e 1,984 euro/litro (no logo 1,820). Inoltre, i prezzi praticati del Gpl si trovano tra 0,794 e 0,812 euro/litro (no logo 0,785). Infine, il metano mostra prezzi medi tra 1,631 e 1,730 euro/kg (no logo 1,701).
Dopo la decisione di ieri dei Paesi dell’OpecPlus, Arabia Saudita in testa, dovuto al taglio della produzione di petrolio le quotazioni petrolifere hanno registrato un notevole incremento. Il Brent è tornato al livello di inizio marzo, recuperando tutto il terreno perduto nell’ultimo mese per via della crisi delle banche.