Una banca dati per le amministrazioni locali come futura base operativa per la pianificazione delle politiche pubbliche sui temi del dissesto idrogeologico, degli ecosistemi terrestri e marini e delle risorse idriche, della tutela delle acque del ‘Grande Fiume’, il Po, a fronte del mutamento climatico. E’ uno degli obiettivi principali del protocollo d’intesa quinquennale sottoscritto dall’Autorità Distrettuale del fiume Po, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e da 19 Università del Distretto del Po.
Oggi si è dato concretamente il via all’operatività dell’intesa con un primo incontro dell’Autorità di Bacino nella sede di Parma con il dipartimento nazionale del CNR, alla presenza del direttore del Dipartimento di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente Fabio Trincardi e i vari istituti che si occupano delle tematiche locali. “L’incontro – ha sottolineato il segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po, Alessandro Bratti – vuole essere un ulteriore valore aggiunto fattivo al fine rendere fruibili, in modo continuativo e condiviso ed in tempi adeguati, le conoscenze dei nostri enti che hanno la responsabilità ufficiale degli studi e dei dati più aggiornati che emergono a seguito delle più approfondite rilevazioni e monitoraggi dei singoli settori esaminati”.