“Due settimane fa il Governo annunciava una norma per vietare la commercializzazione, in Italia, della carne “coltivata” in laboratorio – comunemente detta “sintetica”, anche se le cellule non sono sintetiche ma derivano da un prelievo effettuato su animali vivi o embrioni. Questo tipo di carne si propone come alternativa più sostenibile, perché evita le emissioni e i consumi di acqua e suolo legati agli allevamenti.” Secondo quanto riportato in un post di VDNEWS sui social, parlando di carne sintertica.
“Bisogna comunque tenere in considerazione le problematiche relative ad un’eventuale produzione di massa di carne sintetica: potrebbe rilasciare grosse quote di gas serra, legate soprattutto all’energia utilizzata per alimentare i laboratori. Si tratta di una prospettiva molto lontana, perché al momento esistono solo alcune sperimentazioni internazionali, e negli USA manca ancora il via libera alla commercializzazione da parte del Dipartimento dell’Agricoltura.”
“Eleonora Evi, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, co-portavoce di Europa Verde, ha criticato il provvedimento del Governo anche sotto il profilo dell’obiettivo preposto, ovvero la difesa dei prodotti italiani. Per farlo ha portato l’esempio della bresaola della Valtellina. Come ha ricordato recentemente Chiara Caprio di Animal Equality Italia, “con i suoi prodotti IGP o DOP l’Italia importa tantissima carne dal Brasile. Se le produzioni nostrane sono sempre più industrializzate e globalizzate, di Made in Italy rimane ben poco”, ha puntualizzato Evi.”