Il ciclone Mathis e la sabbia del Sahara sulle Canarie: meteo spettacolo dai satelliti | FOTO

I satelliti catturano distinti fenomeni meteo sull'Atlantico, dal ciclone Mathis al trasporto di sabbia dal Sahara fino agli incendi in Spagna
satellite europa atlantico
MeteoWeb

Meteo selvaggio in parti dell’Europa in questi giorni. A dominare la scena nelle immagini satellitari dell’Europa occidentale e dell’Atlantico, ci sono due distinti fenomeni: un ciclone atlantico, rinominato Mathis, che ha portato venti fino a 150km/h tra Francia e Inghilterra, e il trasporto di sabbia dal Sahara sulle Canarie, che nei giorni scorsi hanno stracciato i record di temperatura di marzo, toccando punte di +38°C. Nelle immagini satellitari (vedi gallery scorrevole in alto), spiccano anche gli incendi nel nord della Spagna, anch’essa investita dalla potente ondata di caldo dal Nord Africa, che ha stabilito nuovi record di temperatura nei giorni scorsi.

Sabbia dal Sahara sulle Canarie

Un’enorme nuvola di sabbia di circa 1 milione di chilometri quadrati ha avvolto le Canarie. Il trasporto della sabbia dal deserto del Sahara (fenomeno che in Spagna è noto come “calima”) sull’arcipelago spagnolo è stato rilevato il 31 marzo dal satellite Sentinel-5P di Copernicus sopra l’Oceano Atlantico. La calima ha creato cieli infuocati alle Canarie, come dimostrano alcune foto da Agüimes, sull’isola di Gran Canaria.

Ma la sabbia sahariana non ha interessato solo le Canarie: oggi si è spinta fino ad inglobare anche Capo Verde mentre si sposta verso nord in direzione delle Azzorre. Raramente si vede un pennacchio di sabbia sahariana che colpisce Capo Verde, Canarie, Azzorre e quasi Madeira, arcipelago portoghese, allo stesso tempo.

Incendi in Spagna

I numerosi incendi che hanno devastato il nord della Spagna negli ultimi giorni si sono attenuati, soprattutto grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche. Nella regione delle Asturie, dove le fiamme hanno devastato 11.000 ettari, oggi erano ancora in corso 71 incendi, rispetto agli oltre 90 del giorno precedente. Ma quasi tutti sono “sotto controllo“, ha dichiarato ai giornalisti Oscar Rodriguez, capo dei servizi di emergenza della regione. I Vigili del Fuoco sono stati aiutati da una pioggia leggera e da venti favorevoli. Secondo Adrian Barbon, Presidente regionale delle Asturie, gli incendi sono di natura dolosa, “chiaramente un’azione coordinata di terroristi ambientali”, che avrebbe potuto causare “centinaia di morti”.

Nella vicina Cantabria, due dei 35 roghi registrati ieri stanno ancora bruciando, ma entrambi sono “sotto controllo”, ha dichiarato il governo regionale su Twitter. Nella regione orientale di Valencia, quasi 4.700 ettari sono stati consumati dalle fiamme.

Condividi