Ya Ya, la femmina di panda gigante di 23 anni dello zoo di Memphis, è atterrata nel pomeriggio all’aeroporto internazionale di Shanghai Pudon dopo un volo di 16 ore dagli Usa. A riportarla a casa è stato uno speciale aereo FedEx “panda express”, come hanno riportato i media statali cinesi. La chiusura del prestito di 20 anni del panda su un progetto congiunto di ricerca e conservazione tra i due Paesi, come ha chiarito la National Forestry and Grassland Administration cinese, ha messo fine anche alla cosiddetta “diplomazia del panda“, riflesso delle attuali condizioni delle relazioni tra Cina e Usa.
A dicembre, lo zoo di Memphis aveva annunciato la restituzione del Panda Ya Ya, arrivata negli Stati Uniti nel 2003. La struttura ha ospitato l’8 aprile una festa di addio, con centinaia di persone che hanno partecipato all’evento. A gennaio, invece, i netizen cinesi si erano mostrati particolarmente preoccupati per lo stato di salute di Ya Ya. Era, infatti, apparsa malnutrita in foto e video postati, oltre che alle prese con la cronica perdita di pelliccia.
Il viaggio del panda Ya Ya
In risposta, l’Associazione cinese dei giardini zoologici aveva rassicurato che lo zoo Usa si era preso cura di lei. Inoltre, ha aggiunto che non vi erano indicazioni che fosse stata trascurata nei rapporti sanitari mensili ed esami fisici annuali.
Xie Zhong, numero due dell’associazione, ha detto ai media cinesi che le condizioni della pelle di Ya Ya erano una questione genetica difficile da trattare. Gli esperti dello zoo di Memphis e cinesi avevano provato vari trattamenti senza risolvere il problema.
La perdita del compagno Le Le
Ya Ya e il suo compagno, Le Le, sarebbero dovuti ritornare in Cina insieme. Tuttavia, quest’ultimo è morto per una malattia cardiaca a febbraio, alimentando ulteriori sospetti di maltrattamenti e alimentando la rabbia sui social in mandarino. “Ya Ya e Le Le sono stati ben curati dallo zoo di Memphis e amati dal popolo americano – ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning -.
“La Cina è pronta a continuare a lavorare con altri partner, Usa inclusi, sulla conservazione delle specie in via di estinzione“. Allo zoo di Pechino, dove Ya Ya è nata e trascorrerà il resto della sua vita, sono stati ultimati i preparativi per il suo ritorno. L’arrivo a Shanghai è stato trasmesso in streaming, mentre sui social è diventato virale l’hashtag “riportatela a casa“.