L’arrivo di aria molto fredda dai Balcani sta determinando temperature anche di oltre 10°C inferiori rispetto alle medie del periodo in Italia oggi. Il Nord ha affrontato la prima notte di gelo tardivo, con temperature minime in pianura fino a -5°C in Emilia, -4°C tra basso Piemonte e Pisano, -3°C in Friuli. In particolare, in Piemonte, “i valori minimi hanno già toccato – o comunque sfiorato – la soglia dei -4°C a Saliceto (CN) e nelle località pianeggianti di San Marzano Oliveto (AT) e Castellero (AT), ma addirittura quasi -6°C ai 600 metri di quota di San Giovanni Belbo di Camerana (CN) e fino a -10°C intorno ai 2.000 metri sulle Alpi. Temperature sotto lo zero anche in prossimità delle città di Asti, Alessandria e Vercelli, fino a -2°C nei quartieri settentrionali del capoluogo astigiano”, segnala il meteorologo Andrea Vuolo.
E domani, giovedì 6 aprile, sarà un’altra mattinata difficile per il Nord, che dovrà fare i conti con gelate estese. La colonnina di mercurio crollerà durante le ore notturne, con valori fino a -3/-6°C in pianura e nei fondivalle. Possibili picchi minimi localmente fino a -5/-6°C nelle conche vallive del basso Piemonte, soprattutto tra Cuneese, Astigiano e Alessandrino.
L’agricoltura, già messa a dura prova dalla siccità e dalle grandinate dei giorni scorsi, potrebbe subire un altro colpo durissimo. A rischio vigneti e alberi da frutto come peschi, prugni e albicocchi, ma in generale tutte quelle coltivazioni che si sono risvegliate in anticipo con il caldo del mese di marzo.