“La fine di un’era”: la Germania ha spento le sue ultime 3 centrali nucleari

La Germania ha chiuso le ultime centrali nucleari rimaste finora attive, in linea con la transizione pianificata da tempo verso l'energia rinnovabile
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Come previsto e largamente annunciato, la Germania ha chiuso le ultime 3 centrali nucleari ancora in funzione. Le centrali Isar 2, Neckarwestheim ed Emsland sono state disconnesse dalla rete elettrica prima di mezzanotte, come ha confermato la società energetica Rwe, parlando di “fine di un’era“.

Dopo una prima decisione all’inizio del 2000, l’ex cancelliere Angela Merkel ha accelerato il processo dopo il disastro di Fukushima nel 2011. Dal 2003, la Germania chiuso 16 reattori.

Dopo l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022, il gas russo è stato sostituito con quello di altri fornitori, ma nel frattempo il consenso intorno all’abbandono del nucleare è crollato: in un recente sondaggio per l’emittente pubblica Ard, il 59% degli intervistati ha affermato che abbandonare il nucleare in questo contesto non è una buona idea.

Le ultime tre centrali chiuse hanno comunque fornito solo il 6% dell’energia prodotta nel Paese lo scorso anno, mentre l’energia nucleare rappresentava il 30,8% del paniere complessivo nel 1997. Nel frattempo, la quota di energie rinnovabili nel mix di generazione è salita al 46% entro il 2022, da meno del 25% di un decennio precedente.

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