Ieri, 22 aprile 2023, è stata celebrata la 53esima Giornata Mondiale della Terra, una manifestazione internazionale nata per sensibilizzare la popolazione sulla tematica della sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta. Più di 30 anni prima della nascita di Greta Thunberg, la nota attivista svedese per il clima, oltre 20 milioni di americani hanno partecipato alla prima Giornata della Terra, tenutasi il 22 aprile 1970. Attraverso le citazioni di “Earth Day, Then and Now” di Ronald Bailey è possibile dare uno sguardo alle previsioni apocalittiche assolutamente sbagliate della Giornata della Terra del 1970. Considerando le attuali previsioni allarmistiche sostenute dagli attivisti per il clima sul fatto che il riscaldamento globale porterà alla fine della civiltà entro il prossimo decennio, molte di quelle previsioni non scientifiche del 1970 si stanno reincarnando sui social e sui media di oggi.
I toni della prima Giornata della Terra celebrata nel 1970 erano super allarmisti: si prevedevano morte, distruzione e malattie. La “migliore” previsione della prima Giornata della Terra di 53 anni fa era su una “era glaciale imminente poiché la Terra si era raffreddata dal 1950”. Ecco “l’apocalisse in arrivo” prevista durante e intorno alla Giornata della Terra del 1970.
- “La civiltà finirà entro 15 o 30 anni a meno che non venga intrapresa un’azione immediata contro i problemi che l’umanità deve affrontare”. – Il biologo di Harvard George Wald
- “Siamo in una crisi ambientale che minaccia la sopravvivenza di questa nazione e del mondo come luogo adatto alla presenza umana“. – Il biologo della Washington University Barry Commoner
- “L’uomo deve fermare l’inquinamento e conservare le sue risorse, non solo per migliorare l’esistenza, ma per salvare la razza dal declino intollerabile e dalla possibile estinzione“. – Editoriale del New York Times
- “La popolazione supererà inevitabilmente e completamente qualsiasi piccolo aumento delle scorte di cibo che facciamo. Il tasso di mortalità aumenterà fino a quando almeno 100-200 milioni di persone all’anno moriranno di fame nei prossimi dieci anni“. – Il biologo della Stanford University Paul Ehrlich
- “La maggior parte delle persone che moriranno nel più grande cataclisma della storia dell’uomo sono già nate… [Entro il 1975] alcuni esperti ritengono che la scarsità di cibo avrà intensificato l’attuale livello di fame nel mondo in carestie di proporzioni incredibili. Altri esperti, più ottimisti, pensano che la collisione definitiva tra cibo e popolazione non si verificherà fino al decennio degli anni ’80”. – Paul Ehrlich
- “È già troppo tardi per evitare la fame di massa”. – Denis Hayes, organizzatore capo della Giornata della Terra
- “I demografi concordano quasi all’unanimità sul seguente triste calendario: entro il 1975 inizieranno carestie diffuse in India; queste si diffonderanno entro il 1990 per includere tutta l’India, il Pakistan, la Cina e il Vicino Oriente, l’Africa. Entro il 2000, o presumibilmente prima, il Sud e il Centro America esisteranno in condizioni di carestia…. Entro il 2000, tra trent’anni, il mondo intero, ad eccezione dell’Europa occidentale, del Nord America e dell’Australia, sarà colpito dalla carestia”. – Professore Peter Gunter della North Texas State University
- “Tra un decennio, gli abitanti delle città dovranno indossare maschere antigas per sopravvivere all’inquinamento atmosferico… entro il 1985 l’inquinamento atmosferico avrà ridotto della metà la quantità di luce solare che raggiunge la Terra“. – Life magazine
- “Al tasso attuale di accumulo di azoto, è solo una questione di tempo prima che la luce venga filtrata dall’atmosfera e nessuna delle nostre terre sarà utilizzabile“. – L’ecologo Kenneth Watt
- “Entro il 2000, se le tendenze attuali continuano, useremo il petrolio greggio a un ritmo tale che non ci sarà più petrolio greggio. Ti avvicinerai alla pompa e dirai: “fai il pieno, amico” e lui dirà: “mi dispiace molto, non ce n’è”. – L’ecologo Kenneth Watt
- “Una teoria presume che la copertura nuvolosa della Terra continuerà ad addensarsi man mano che più polvere, fumi e vapore acqueo vengono eruttati nell’atmosfera da ciminiere industriali e jet. Protetto dal calore del sole, il pianeta si raffredderà, il vapore acqueo cadrà e si congelerà e nascerà una nuova era glaciale”. – Newsweek magazine
- “Il mondo si è raffreddato bruscamente per circa vent’anni. Se le tendenze attuali continuano, il mondo sarà circa quattro gradi più freddo della temperatura media globale nel 1990, ma undici gradi più freddo nel 2000. Questo è circa il doppio di quanto ci vorrebbe per portarci in un’era glaciale”. – Kenneth Watt
La storia sembra ripetersi, sebbene i termini siano cambiati. Mentre 50 anni fa si gridava all’era glaciale che avrebbe fatto congelare il mondo, ora l’allarme è al contrario, per un riscaldamento che dovrebbe farci bollire tutti. Nel 2050, ci ritroveremo a commentare le previsioni apocalittiche di quanti nel 2020 – proprio come nel 1970 – sostenevano che il futuro e il presente non sono mai stati così cupi. Chissà se tali previsioni saranno migliori di quelle della prima Giornata della Terra di 50 anni fa.