Influenza: stagione violenta, proseguirà per tutto aprile

La stagione influenzale di quest'anno ha segnato il più alto numero di contagi negli ultimi 23 anni come certificato dai dati dell'Istituto Superiore di Sanità
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La stagione di malanni “straordinaria e violenta” è ancora in corso. Nell’attuale stato delle cose pesa non solo la circolazione del virus influenzale, ma anche quello sincinziale. Si tratta di un mix che ha condotto a un importante impatto, sia in termini contagi che di ricoveri. “Se negli anni scorsi, in questi giorni, la stagione influenzale poteva dirsi chiusa, quest’anno si protrarrà almeno sino a fine aprile – sottolinea Massimo Andreoni, direttore scientifico Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) – occorrerebbe monitorare la situazione per capire se siamo di fronte ad un unicum o se l’attuale situazione rischia di diventare sempre più frequente“.

E’ iniziata presto, alla 42ᵃ settimana e non all’abituale 48ᵃ, – spiega Claudio Cricelli, presidente Società Italiana di Medicina Generale (Simg) – per poi raggiungere un piccolo alto e duraturo, e continuare a tenersi parecchio alta per tutta la stagione invernale. Ora si osserva un calo lento e progressivo, ma siamo ancora sopra la soglia epidemica. Se tra adulti e anziani si parla solo di 5,8 casi per 1000 abitanti, per i bambini risulta molto elevata“.

I sintomi influenzali

A parlare sono i numeri delle sindromi simil influenzali: alla fine di marzo si parlava di circa 13 milioni di cittadini colpiti, numero destinato ad aumentare fino a fine aprile. “Ad essere circolato – prosegue Cricellinon è stato però solo il virus dell’Influenza, soprattutto quello A rispetto a quello B, ma anche tanti altri simili: il Sars Cov2, il virus respiratorio sincinziale, l’adenovirus, quello da raffreddore“. Le complicanze sono state prevalentemente di tipo respiratorio e hanno colpito soprattutto gli anziani, “indice del fatto – conclude – che dobbiamo aumentare il tasso di aderenza alla vaccinazione“.

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