INGV riapre a Messina, grazie al PNRR e al Ponte sullo Stretto | FOTO

Celebrata la riapertura a Messina dell'INGV, che in città ha sempre mantenuto i macchinari di rilevazione dell'attività sismica ma i cui dati venivano trasferiti e letti a Catania. Riapre grazie al PNRR e grazie agli studi per il Ponte sullo Stretto
rilevatori ponte
MeteoWeb

“La Gazzetta del Sud di oggi, celebra la riapertura a Messina dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che in città ha sempre mantenuto i macchinari di rilevazione dell’attività sismica nello Stretto, in Sicilia e in Calabria, ma i cui dati venivano trasferiti e letti a Catania. Grazie al PNRR e grazie agli studi per il Ponte sullo Stretto (quello dei famosi 300 milioni spesi per ricerche e progetti), per cui erano stati installati ben 166 rilevatori piezometrici ed inclinometri a 40 metri di profondità per il monitoraggio sismico ma anche per frane e falde.”

E’ quanto viene spiegato in un post su facebook, da Vincenzo Pistone, con allegate foto e spiegazione dei rilevatori presenti nel centro INGV di Messina, da poco riaperto, grazie al PNRR e agli studi per il Ponte sullo Stretto.

Cosa sono i rilevatori piezometrici e gli inclinometri?

“Quegli strumenti saranno riutilizzati, il centro riaperto e darà lavoro a 10 ricercatori, 5 provenienti dall’INGV di Catania e altri 5 neo assunti. E tutto questo grazie agli studi per il Ponte e al Comune di Messina che ha attivato i fondi per la ristrutturazione dell’edificio per 3,5 milioni.”

” I rilevatori piezometrici e gli inclinometri sono delle sonde posizionate a 40 metri di profondità per il monitoraggio sismico ma anche per monitorare le frane e le falde. Tutto il sistema è alimentato a batteria che trasmette di continuo dati satellitari. Nelle foto fatte tra il 2010 e il 2011 dal sottoscritto si può vedere la sonda numero 116 quando era attiva. E’ stata disattivata quando si è tentato di cancellare il progetto.”

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