Il bacino del Mediterraneo e in particolare l’Italia nord-orientale sono riconosciuti come dei punti estremamente caldi a causa del cambiamento climatico. Il nord est Italia è un’area socio-economica chiave in Europa tra le più produttive dell’agricoltura. Tuttavia, i periodi di siccità sempre più frequenti (tipici dei climi più secchi) stanno minacciando l’agricoltura. Un evento estremo si è verificato nell’estate del 2022. Ha colpito drammaticamente il nord Italia, a causa delle alte temperature, delle carenze di approvvigionamento dei problemi antropogenici (come l’intrusione di acqua salata nel Delta del Po).
L’obiettivo è quello di mappare e quantificare le aree agricole del nord-est Italia. Questa area in modo particolare è considerata ad alto rischio a causa del cambiamento dovuto ai cambiamenti climatici indotti dall’uomo, fornendo una panoramica completa dei principali sistemi culturali e supporto all’uso delle proiezioni attraverso l’analisi dei dati storici.
Lo studio sulla siccità nel nord est Italia
Nello studio, gli esperti hanno confrontato la distribuzione delle precipitazioni nel passato (1980 > 2016) e nel futuro (2071 > 2100; scenario RCP8.5) nelle zone climatiche che interessano gli 8 principali sistemi agricoli in 14 province chiave nel nord-est Italia. Ulteriori analisi sono state effettuate su dati storici a sostegno di future proiezioni climatiche e per analizzare l’aridità dei sistemi agricoli durante gli eventi estremi in corso: (1) un Indice di Aridità multi-temporale (AI) per indagare le dinamiche della siccità che rende aridi i terreni; (2) un focus sul 2022 (siccità e temperature estreme, una situazione che probabilmente si verificherà più spesso in futuro), combinando un indice di salute della vegetazione (VHI) con un’indagine zonale sulla temperatura superficiale del suolo (LST);
(3) un focus sul clima per il paesaggio culturale del Delta del Po.
Conclusioni
I risultati mostrano che il clima nel Nord-Est Italia si sta evolvendo verso le condizioni di siccità e di aridità che comportano inevitabilmente una sfida per l’agricoltura.
La costa adriatica potrebbe diventare una zona arida, un risultato in linea con differenti osservazioni storiche che riguardano i campi di riso saranno più a rischio (76% della loro superficie potrebbe diventare arido in futuro), così come come le terre irrigate che sono essenziali per la sicurezza alimentare (circa il 20% previsto nella zona arida).
Applicazioni future dello studio
Questa condizione di aridità è previsto per le colture su pendii (spesso non irrigati), che possono sperimentare estati più secche (60% del
affiorare). Gli studiosi hanno individuato le aree a rischio da cambiamento climatico in tutto il Nord-Est Italia, e hanno realizzato una mappatura dei campi aridi, qual è la loro estensione e quali sistemi agricoli sono attualmente implementati.
Tali informazioni faciliterebbero un’azione tempestiva, e spingerebbero a una efficiente pianificazione su larga scala nel settore dell’agricoltura. I risultati potrebbero promuovere piani di gestione sostenibile delle acque e che apre un dibattito su quali colture devono essere piantate maggiormente a causa del clima futuro, e ispirano studi più localizzati nella progettazione di misure di mitigazione del clima.