L’intelligenza artificiale cambierà anche le abitudini di ricerca su Google. Lo ha comunicato proprio Sundar Pichai, amministratore delegato del colosso americano, al Wall Street Journal che prevede di aggiungere funzionalità di intelligenza artificiale conversazionale al suo motore di ricerca.
Secondo il manager, infatti, le nuove funzionalità di intelligenza artificiale incrementerebbero l’efficacia e l’affidabilità di risposta di Google, anche relativa alle domande più complicate e in un tempo più breve.
Le nuove funzionalità di intelligenza artificiale non avrà rischi
Non dovrebbero esserci rischi, ma solo innegabili vantaggi: “Lo spazio di opportunità, semmai, è più grande di prima“, ha detto Pichai durante l’intervista. L’ad non ha rivelato quando sarà possibile chattare con Google per avere risposte ai quesiti posti ma, per il Journal, il progetto non dovrebbe essere molto lontano dal rilascio, se non altro per non perdere troppo il passo nei confronti di Microsoft, che ha già integrato ChatGpt in una versione sperimentale del proprio motore di ricerca, Bing.
Due mesi fa, Google ha reso disponibile, per test interni, Bard, il chatbot concorrente di ChatGpt, che si basa sul linguaggio di intelligenza artificiale proprietario PaLM, personalizzazione dei Large Language Model (LLM) da cui lo stesso ChatGpt deriva.
Pichai ha spiegato che l’obiettivo di Google è permettere agli utenti di interagire direttamente con i modelli linguistici attraverso chat semplici e accessibili via web. Secondo gli ultimi dati dell’agenzia Similarweb, Google detiene oltre il 90% di tutte le ricerche eseguite al mondo su internet, tra dispositivi mobili e computer. Dietro di lei Yahoo e Bing, entrambi poco oltre il 3%.