Nuovo studio sulle tecniche per la riduzione delle emissioni di CO2

Le città funzionano sostanzialmente sull'energia e dalla rivoluzione industriale, gli ambienti urbani hanno dominato i modelli di consumo energetico nei paesi in tutto il mondo
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Uno studio di ricerca pubblicato di recente sulla rivista Nature Communication riguarda delle tecniche specifiche per la riduzione di emissioni di CO2  per alcuni edifici esistenti in otto città, prese a campione. Gli esperti, sulla base degli interessi dei responsabili politici, hanno studiato come agiscono le tecnologie di ammodernamento per creare abitazioni di generazione fotovoltaica nel contesto delle città prese a campione.

Senza ulteriori misure di decarbonizzazione della rete il consumo di energia e le emissioni di carbonio sono state ridotte in questi siti fino al 66% e 84%, rispettivamente, sostenendo Braga, Dublino, Florianopolis, Middlebury e Singapore ad abbassare il livello di emissioni 0 entro il 2030. Le proiezioni dei modelli ambientali a Florianopolis e Singapore sarà raggiungere i loro obiettivi 2050. Le restanti emissioni provengono da comuni che non rientrano nella progettazione di elettrificare il riscaldamento e/ o l’uso di acqua calda sanitaria.

strategia di decarbonizzazione per otto città del mondo
Il colore di ciascun edificio indica l’intensità di consumo energetico relativa rispetto ad altri edifici del modello. Ad esempio, a Singapore negli edifici (di tipo residenziale e commerciale), è possibile osservare che l’edificio commerciale (in rosso) ha un’intensità di utilizzo dell’energia relativamente più elevata rispetto agli edifici residenziali.

La decarbonizzazione della rete nelle città prese a campione

I climi nei diversi siti e le pratiche di progettazione sostenibile, suggerisce che le analisi dei percorsi di ammodernamento tecnologico comparabili dovrebbero essere condotte per le città di tutto il mondo. Venti mesi dopo la fine del progetto, sette città hanno attuato misure ambientali, ampliando l’analisi attraverso un materiale edilizio adeguato.

Le città funzionano sostanzialmente sull’energia. Dalla rivoluzione industriale, gli ambienti urbani hanno dominato i modelli di consumo energetico nei paesi in tutto il mondo. Oggi, oltre il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane, generando collettivamente oltre il 75% del  prodotto interno lordo globale (PIL). Attratti da questa ricchezza, gli abitanti delle città potrebbero secondo le previsioni raddoppiare entro il 2050.

Le proiezioni delle emissioni future

Tramite opportune misure ambientali, le città sono ben posizionate per mitigare le emissioni future, essendo entrambe “causa e soluzione del cambiamento climatico“. Più di 100 città sono ad oggi già impegnati a raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2050. La costruzione degli edifici svolge inevitabilmente un ruolo fondamentale in questo processo. Difatti, il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) stima che l’uso di energia degli edifici residenziali esistenti può essere ridotto dal 50% al 75% in molte regioni.

Tuttavia, mentre gli obiettivi a lungo termine sono chiari, le metodologie per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio per gli edifici sono poco conosciute. Per mantenere le emissioni di carbonio eccessive, il patrimonio edilizio globale deve essere fortemente attenzionato. Il tasso annuale globale di rinnovamento deve aumentare dall’attuale) 1% al 5%, e tutte le nuove costruzioni deve raggiungere le emissioni zero entro il 2040 in termini sia operativi che dell’energia incorporata utilizzata.

Il caso del Regno Unito e degli Stati Uniti

Per il Regno Unito, questo si traduce in un tasso di incremento di 1,5 case ogni minuto da oggi fino al 2050. Negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden ha sostenuto le opere di ristrutturazione in termine di efficienza energetica in almeno quattro milioni di case. Per ottimizzare l’uso di tali fondi, le città hanno bisogno di un quadro di supporto di dati di controllo per decidere che tipo di opere di ristrutturazione devono essere incoraggiati e per quali tipi di edifici.

In questo studio, gli esperti si sono concentrati sulle tecnologie della riduzione delle emissioni di carbonio degli edifici esistenti sulla base di idonee misure di adeguamento e di incremento del fotovoltaico. Questa analisi comprende gli obiettivi di decarbonizzazione della rete locale a lungo termine, ma non tiene conto dei fattori socioeconomici relativi alla disponibilità economica dei cittadini, o della scelta di queste tecnologia per le nuove costruzioni.

Come definire l’aggiornamento energetico

L’aggiornamento energetico delle abitazioni rappresenta un primo passo fondamentale per i governi delle città per l’adozione di strategie di riduzione delle emissioni di carbonio, tra cui la scelta di alternative al carbonio, ecc. È necessaria un’analisi parallela per valutare gli impatti a livello ambientale dell’industria, dei trasporti, dell’uso del suolo e delle nuove costruzioni.

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