“A 20 anni dalla morte è doveroso ricordare la figura di Carlo Urbani, un medico che ha il merito di avere applicato la passione alla scienza“. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, a margine dell’inaugurazione del Museo Carlo Urbani, il medico ucciso dalla Sars che aveva identificato come virus, disponendo un protocollo per impedire le diffusione in Asia, nella sua città natale, Castelplanio.
“Un grande ricercatore – ha aggiunto Gemmato – che ha mosso i primi passi dalle Marche, da strutture pubbliche italiane. E quindi oggi con orgoglio il governo italiano è qui, al fianco del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, per affermare un tema e chiaro e condiviso: essere ricercatori oggi significa aderire ad un contesto pubblico.
Il ricordo di Carlo Urbani, un grande uomo di scienza
Lo si fa con passione e con la scienza come obiettivo e prospettiva. Carlo – ha ribadito – è stato un grande uomo di scienza, ma anche una grande persona, dalla elevatissima umanità. Un patrimonio che che è stato raccolto in un museo, finanziato dal Comune e dalla Regione, per lasciare ai posteri, ai giovani un esempio di come si sta al mondo e di come si fa ricerca“.