Secondo uno studio pubblicato su Nature, gli alberi della foresta amazzonica possono variare la loro tolleranza alla siccità a seconda della specie, influenzando la loro resilienza ai cambiamenti delle condizioni idriche. I risultati suggeriscono che gli impatti a lungo termine della siccità sulle foreste potrebbero essere stati sottovalutati in passato. Le foreste tropicali stanno sperimentando una maggiore frequenza di siccità a causa dell’aumento delle temperature, dell’alterazione delle precipitazioni e della maggiore frequenza di eventi climatici estremi.
Lo stress climatico potrebbe essere particolarmente pronunciato nelle foreste pluviali amazzoniche, che ospitano circa 16.000 specie di alberi. I ricorrenti eventi di siccità in Amazzonia hanno aumentato la mortalità degli alberi negli ultimi anni, ma la capacità delle foreste di far fronte allo stress idrico dovuto ai cambiamenti climatici è poco conosciuta.
I ricercatori hanno osservato i tratti idraulici delle piante – le loro soglie di sopravvivenza in condizioni di stress idrico, come la siccità – in 129 specie arboree in 11 parcelle forestali in Amazzonia, che coprono l’intero gradiente di precipitazioni. Valutando il fallimento idraulico, o l’interruzione dei sistemi di trasporto dell’acqua all’interno delle piante, hanno riscontrato variazioni tra le specie.
Variazione e precipitazioni
La variazione è correlata alle precipitazioni tipiche degli habitat delle specie: gli alberi delle foreste umide hanno una minore resistenza alla siccità, mentre quelli delle foreste più secche sono meglio preparati alla siccità. I ricercatori hanno inoltre riscontrato che le foreste che operano più vicino ai loro limiti idraulici – le soglie per le piante prima del cedimento idraulico – hanno registrato una maggiore mortalità.
Secondo la ricerca le foreste dell’Amazzonia occidentale e meridionale, ad esempio in alcune zone del Perù e del Brasile, potrebbero essere più vulnerabili ai futuri cambiamenti climatici, poiché potrebbero già essere al limite idraulico. Concludono che i continui cambiamenti climatici minacceranno ulteriormente il già ridotto bacino di assorbimento del carbonio dell’Amazzonia.