L’animale, in pericolo di estinzione in natura, è nato il 24 aprile dello scorso anno nel giardino zoologico marchigiano, l’unico a livello nazionale ad ospitare questi mammiferi dalle caratteristiche esclusive. Una volta conclusa la fase di svezzamento, Italo sarà pronto per il trasferimento in un’altra struttura. L’obiettivo: assicurare la conservazione della specie
Italo, il primo okapi italiano venuto alla luce il 24 aprile dello scorso anno al Parco Zoo Falconara sta per compiere un anno con grande gioia di tutto il personale del giardino zoologico marchigiano che è attualmente l’unico a livello nazionale ad ospitare, con la missione di preservarli, tre esemplari della rara specie, parente stretta della giraffa e a forte rischio estinzione.
Italo, il primo cucciolo di okapi nato in Italia
Nell’ultimo anno Italo, primogenito di Elani e Dayo, la coppia di okapi che arrivano da altri zoo europei che sono stati trasferiti nel 2018, fatto che ha permesso il ritorno in Italia dopo 60 anni del mammifero africano, è visibilmente cresciuto.
Il cucciolo ha trascorso un lungo periodo trascorso solo accanto alla mamma e da poco ha iniziato a prendere confidenza con il papà, che ha quasi raggiunto in altezza. Il Parco Zoo ha provveduto ad un inserimento graduale dell’intera famiglia nello stesso reparto e il giovane okapi sta rispondendo in modo positivo.
I progetti futuri per Italo
Italo sta vivendo un periodo di grossi cambiamenti correlati alla crescita. Difatti, in questo periodo stanno spuntando sul suo capo gli ossiconi, piccole ossa ricoperte di pelo, segno distintivo dei maschi. Si sta da poco inoltre nutrendo di fieno e foglie, anche se ancora, ogni tanto, ricerca il latte della madre.
Conclusa lo svezzamento, Italo potrà essere trasferito in un altro zoo, dove, riproducendosi, potrà contribuire al mantenimento in cattività della specie. La nascita dell’okapi è stato sicuramente un evento eccezionale per l’intera comunità degli zoo e acquari a livello internazionale, ma anche per la Repubblica Democratica del Congo, nazione di cui la specie è originaria.
La sua nascita è stata un evento eccezionale
Per questa ragione, la scorsa estate, Fidèle Sambassi Khakessa, ambasciatore in Italia del Paese africano, voluto visitare personalmente il Parco Zoo Falconara, per vedere il cucciolo di okapi. Lo zoo marchigiano si contraddistingue per il suo grande impegno nella salvaguardia degli animali e nella ricerca scientifica, e festeggerà il compleanno di Italo domenica 23 aprile, alle 14, con un’intervista a tema. Le biologhe dello staff didattico-scientifico fingeranno di dialogare con mamma okapi per ripercorrere le tappe più salienti del primo anno di vita del cucciolo.
Gli okapi sono attualmente in pericolo di estinzione soprattutto a causa della perdita di habitat dovuta alla deforestazione e all’espansione delle miniere, all’agricoltura, ma sono anche minacciati dal bracconaggio. Per la protezione della specie, nel 1987, è stato istituito l’Okapi Conservation Project, al quale aderisce il Parco Zoo Falconara. Questi animali sono conosciuti come “giraffe della foresta“, gli okapi (Okapia johnstoni) possiedono un collo lungo, la testa affusolata e la lingua estremamente lunga e flessibile. Invece il loro collo è di colore marrone scuro, con delle strisce bianche sulle zampe e nel posteriore.