Ponte 25 aprile Italia: dove andare in Italia | FOTO

Il ponte del 25 aprile è alle porte e l'Italia è uno scrigno di tesori, posti indimenticabili, e monumenti artistici, abbiamo pensato di proporvi alcune mete speciali
  • Ragusa Ibla - ponte 25 aprile
    Ragusa Ibla fonte: Foto di Jeanne Montecalvo‎
  • Perugia - ponte del 25 aprile
    Perugia
  • Vietri sul Mare - Ponte del 25 aprile
    Vietri sul Mare
  • Aosta - ponte 25 aprile
    Aosta - Castel di Fenis
  • Dozza - ponte del 25 aprile
    Dozza
  • Torino - ponte del 25 aprile
    Torino
  • Castel del Monte - ponte del 25 aprile
    Castel del Monte
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Quest’anno il 25 aprile cade di martedì e questo consentirà un ponte lungo che può essere un’ottima pausa dalla routine quotidiana come una gita fuori porta, per ricaricarsi delle fatiche lavorative. Sperando nel bel tempo, perché non regalarsi una gita fuori porta, o se è possibile un bel viaggio in Italia per godere della stagione primaverile? L’Italia regala mete meravigliose, ma abbiamo pensato di fornirvi un carosello di posti speciali del nostro Bel Paese dal Nord al Sud, tra mare e montagna, città d’arte e luoghi incontaminati dove poter godere di una meritata pausa dalla quotidianità.

Aosta: la “Roma delle Alpi”

Capoluogo e unica provincia della Regione autonoma della Valle d’Aosta, Aosta può essere considerata un esempio di architettura romana del Nord Italia. Descritta come “angolo dell’antica Roma tra le Alpi”, la città è famosa per il Complesso di S. Orso, con il suo chiostro romanico, il Priorato e la Basilica paleocristiana e la Cattedrale, costruita nel corso dell’XI secolo, per volontà del vescovo Anselmo.

Un posto molto magnetico è il Criptoportico, risalente all’epoca augustea che si compone di una galleria a due navate articolate su tre lati divisi da arcate. Il colonnato marmoreo, di cui ormai esistono poche tracce, doveva fare da cornice ai due templi gemelli della terrazza sacra. Quale fosse la funzione dell’edificio non è ancora chiaro. E’ possibile che sia stato impiegato come deambulatorio e poi per usi militari.

Il bellissimo Castello di Fénis è la più celebre e affascinante tra le dimore fortificate valdostane; sede prestigiosa degli Challant. Questa fortezza risale al XVI secolo e sorge su una lieve altura priva di difese naturali.

La Forte di Bard è una rocca sulla quale oggi si erige il Forte che sorge alla sinistra della Dora Baltea all’inizio della gola che conduce a Donnas che dai tempi antichi è sede di un presidio militare. Già al tempo di Teodorico, quindi nel VI sec. d.C., i documenti testimoniano la presenza di guarnigioni. Fu ricostruito dai Savoia nel XIX secolo e poi cadde in disuso.

Dopo vari interventi di restauro cominciati negli anni Ottanta finalmente nel 2006 il Forte di Bard ha riaperto i battenti al pubblico inaugurando il Museo delle Alpi. La Val Ferret è una splendida conca situata nei pressi di Courmayeur, alle pendici del Monte Bianco. Il panorama alpino che si presenta davanti agli occhi è tra i più affascinanti: nella vallata è possibile ammirare, infatti, il Dente del Gigante, le Grandes Jorasses e il Mont Dolent.

La magica Torino

L’elegante e magica Torino è sicuramente gettonata. Questa città non è solo cimelio della storia sabauda, ma nasconde dei posti magici. A tal proposito, segnaliamo la Cappella dei Banchieri e dei mercanti, piccolo ma straordinario simbolo dell’arte barocca, in cui sono conservati dipinti, affreschi e decorazioni che risalgono soprattutto al XVII secolo e al XVIII secolo. Qui si possono ascoltare concerti sublimi di musica classica e vi è un’ottima acustica.

Il Duomo, dedicato a San Giovanni Battista, è sicuramente da vedere: si tratta dell’unica chiesa in stile rinascimentale di Torino. La cupola e la cappella sono opera di Guarini. Inoltre, custodisce al suo interno la Sacra Sindone. E’ un luogo dall’alto valore artistico e simbolico in cui si può entrare gratuitamente.

Un altro posto consigliatissimo è la Biblioteca Reale, realizzata da re Carlo Alberto di Savoia-Carignano e situata al piano terreno dell’ala est del Palazzo Reale di Torino.  Raccoglie al suo interno numerose opere di storia degli Stati sabaudi, di scienze storiche, miniature medievali, splendidi album e altri importanti pezzi. L’elemento più prezioso è probabilmente la collezione dei disegni di grandi maestri italiani e stranieri dal XIV al XVIII secolo e i tredici fogli autografi di Leonardo da Vinci acquisiti dal re Carlo Alberto nel 1839.

Il Mausoleo della Bela Rosin è uno dei più curiosi edifici di Torino, dedicato a Rosa Vercellana, prima amante, poi divenuta moglie del re Vittorio Emanuele II. Lo stile dell’edificio è neoclassico ed è collocato in un parco di forma rettangolare.

Alle porte di Torino, da segnalare è un posto che vi farà pensare ai  Paesi nordici. E’ il Villaggio Leumann, costruito per volere da un imprenditore svizzero che diede il nome al sito che aveva deciso di realizzare un posto in cui avrebbero potuto vivere i suoi dipendenti. Il villaggio è un’esempio unico di edilizia urbana trasformata in arte e ha la singolarità di essere armonicamente integrato nel territorio. Troverete una stazione di epoca, una eclettica Chiesa di Santa Elisabetta, la vecchia scuola destinata ai figli dei dipendenti e affascinanti caseggiati in meraviglioso stile liberty.

La penisola di Sirmione

Il lago di Garda è una meta gettonatissima che richiama ogni anno migliaia di turisti a partire da marzo fino all’estate inoltra. Oltre la bellissima penisola di Sirmione che si estende dalla metà della costa meridionale del lago di Garda per 4 km verso nord. Essa è una sottilissima lingua di terra, in alcuni punti larga appena 120 m. Il paese di Sirmione è un pittoresco borgo risalente all’epoca longobarda anche se scavi archeologici hanno portato alla luce resti di epoca romana. Sirmione può costituire una destinazione a sé adatta per famiglie o per escursionisti. I più bei luoghi di interesse da fare in qualche ora sono, oltre la passeggiata panoramica sul lungolago:

  • Castello Scaligero (esterno e/o interno)
  • Villa di Maria Callas (esterno)
  • San Pietro in Mavino
  • Grotte di Catullo

Il borgo dei murales: Dozza

In Emilia Romagna, c’è un vero e proprio museo a cielo aperto dove ci sono opere artistiche dipinte sulle pareti delle abitazioni. E’ un piccolo borgo di muri dipinti che si trova appena fuori Bologna.  Sulle facciate delle case di Dozza ci sono delle vere e proprie opere d’arte.  Vale la pena passeggiare per le strette stradine in pietra di Dozza perché angolo riesce a stupire.

Dozza si trova su una collina nella valle del fiume Sellustra con la Rocca Sforzesca che domina il paesino. Si tratta di una struttura medievale perfettamente conservata che ospita una piccola pinacoteca che vale la pena visitare.  Da visitare è l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna che si trova nei sotterranei della Rocca Sforzesca che conserva oltre 800 etichette selezionate. E’ possibile fare un percorso del gusto incentrato sugli accostamenti migliori della cucina con i vini. Da qui si può continuare sul Sentiero del Vino di Dozza, un percorso a piedi di circa 6km, che mette unisce le migliori cantine locali.

Ma la vera particolarità del posto è perdersi, la troverete nascosta sotto le finestre, negli angoli, nelle aie, davanti le facciate delle botteghe. Sono oltre un centinaio le opere realizzate negli anni da grandi nomi dell’arte contemporanea. Nella rocca sono conservati bozzetti delle opere su muro. È la Biennale del Muro Dipinto ad aver regalato alla città questa una meravigliosa galleria a cielo aperto. Si tratta una una manifestazione biennale di pittura nata negli anni Sessanta che prevede la realizzazione di opere sui muri esterni delle case.

Perugia

Perugia è una cittadina umbra che custodisce tesori artistici e monumentali dal fascino veramente particolare. Ha l’aspetto e il ritmo di vita di un piccolo borgo medievale fortificato, Perugia ha una vita cittadina molto intensa, legata a una delle più antiche Università degli Studi della Penisola (fondata nel 1308), e alla maggiore Università per stranieri d’Italia.

Come ogni città Perugia conserva dei tesori architettonici, artistici e storici che la rappresentano da secoli e che custodiscono la vera anima della città. Visitare i principali monumenti di Perugia naturalmente non vorrà dire esaurire in una manciata di ore tutta la bellezza, l’arte e la storia che la città potrà offrire, ma di certo ci farà tornare a casa con la certezza di aver toccato con mano un pezzo importante della storia del nostro Paese.

La Fontana Maggiore, simbolo di Perugia, si trova in Piazza IV Novembre. Venne realizzata tra il 1275 e il 1278 su disegno di Nicola e Giovanni Pisano. La fontana avrebbe ricevuto l’acqua convogliata dall’Acquedotto del Monte Pacciano e avrebbe costituito un’importantissima risorsa idrica per la vita della città.

Alla fontana venne però affidato anche il compito di raccontare la fondazione mitica della città di Perugia e di rappresentare molti aspetti della vita delle persone comuni in epoca medievale. Posta su una gradinata circolare di marmo bianco e rosa, la fontana si eleva su tre livelli: una vasca di pietra più ampia ne contiene una più piccola e al centro di essa sorge una piccola vasca di bronzo da cui l’acqua zampilla.

La Cattedrale di Perugia è dedicata a San Lorenzo e la sua realizzazione durò oltre 150, dal 1345 al 1490, anche se a lavori “ultimati” rimasero incomplete sia la facciata principale sia la fiancata che si affaccia su Piazza IV Settembre e che fa da sfondo alla Fontana Maggiore. Sulla facciata principale si apre un portale barocco del 1729 ma l’intera cattedrale è in stile tardogotico.

In una delle cappelle della Cattedrale di San Lorenzo è oggi conservata una reliquia assolutamente particolare. Si tratta del Santo Anello, ovvero dell’anello che secondo la tradizione San Giuseppe donò alla Vergine Maria nel giorno del loro matrimonio. L’anello giunse a Perugia per un caso fortuito, anch’esso legato a una curiosa leggenda.

I colori di Vietri sul Mare

Vietri sul Mare è stata definita “la prima perla della Costiera Amalfitana” proprio per la sua posizione: è il primo borgo del tratto di costa campana celebre in tutto il mondo. È disteso su una terrazza panoramica e a delinearne la forma è la cupola maiolicata della chiesa di San Giovanni Battista. La città, dalle antiche origini etrusco-sannite, è caratterizzata da un centro storico in collina e di una zona marina che si trova alle sue pendici.

Il borgo campano è conosciuto in tutto il mondo per la lavorazione della Ceramica che potrete ammirare in botteghe, per strada e nel Museo della Ceramica. Se state cercando idee per il weekend, ecco le cose da vedere, le spiagge e le informazioni su dove arrivare. Fatevi stupire dai colori di Vietri sul mare quando vi inoltrerete nelle stradine storico tappezzato di maioliche e opere murarie fatte di ceramica, e curiosare nei laboratori di ceramica dove giornalmente gli artigiani realizzano opere meravigliose.

Il Museo della Ceramica di Vietri sul Mare è situato nella villa Guariglia a Rai, il Museo della Ceramica ospita i reperti in ceramica che vanno dal ‘700 al ‘900. Il museo è diviso in tre settori: nel primo troverete le terracotte policrome di stampo religioso, nel secondo gli oggetti d’uso comune, nel terzo settore troverete le ceramiche del periodo tedesco. La chiesa di San Giovanni Battista, caratterizzata da una coloratissima cupola maiolicata, svetta nel punto più alto del centro storico.

Venne realizzato nel XVII secolo in stile tardo-rinascimentale napoletano. Una caratteristica della Marina di Vietri sono “i due Fratelli” ovvero due grandi scogli in mezzo al mare, proprio di fronte alla costa. Si chiamano fratelli proprio perché sono identici e su di essi aleggiano numerose leggende.

Castel del Monte di Andria

Questo castello, costruito su un banco roccioso, e per questo va raggiunto facendo una strada un po’ in salita o prendere il servizio di navetta disponibile per arrivare fino in cima. La sua singolarità sta nella sua forma: ha una pianta ottagonale, e in ogni suo angolo sorge una torre, ottagonale; pertanto, ogni piano ha otto stanze di forma trapezoidale.

Ciascun piano è collegato per mezzo di scale a chiocciola particolarmente. Costruito in marmo e pietra calcarea, questo castello è particolare anche per il suo colore bianco lucente. All’interno è vuoto, ed è possibile visitare solo la struttura. Salite le strette scale a chiocciola delle torri, esplorate le sue stanze e potrete fantasticare di quando era sede di ricevimenti di dame e cavalieri. Dalle finestre potrete ammirare un panorama meraviglioso. Un’esperienza che non dimenticherete.

La costruzione del castello fu voluta dall’Imperatore Federico II di Svevia, ma ma non si conosce chi ideò la pianta ottagonale e tutti i collegamenti con le torri. Per merito dei suoi simboli particolari, si è dedotto che il castello è stato costruito come una sorta di Tempio del Sapere: pare che l’imperatore amava le scienze e voleva fare proprio di Castel del Monte il suo rifugio perfetto.

La legenda vuole che il castello dovesse simboleggiare con la sua particolare forma la corona dell’Imperatore e alcuni ritengono che fosse il “nascondiglio” del Sacro Graal, ovvero la coppa in cui Gesù nell’ultima cena avrebbe trasformato il vino in sangue e successivamente Giuseppe d’Arimatea avrebbe raccolto il sangue versato da Cristo sulla croce. Il Castel del Monte nel 1998 la sua sagoma è stata scelta per la moneta metallica da 1 centesimo di euro coniata nello Stato italiano.

Ragusa Ibla (Iusu in dialetto)

La Sicilia vanta una straordinario gioiello barocco Patrimonio Unesco. E’ considerata la capitale del barocco siciliano, e già questo è un buon motivo per visitare Ragusa Iblacittà Patrimonio Unesco che si rivela un autentico scrigno di tesori. L’antico centro storico domina la collina, e accoglie oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi nobiliari, in cui la ricca architettura barocca in pietra locale calcarea assume la forma di volute, di vuoti e di pieni, di colonne e capitelli, di statue e di decorazioni di vario tipo.

Il centro storico di Ragusa Ibla sorge sul sito dell’antica città di Hybla, diventata in epoca greca Hybla Heraia. Purtroppo esiste allo stato attuale solo qualche traccia del nucleo originale, andato in gran parte distrutto da un devastante terremoto che nel 1693 colpì che colpì la Sicilia orientale.

Ragusa venne poi riedificata in due siti distinti: Ragusa Superiore, la città moderna, sorge infatti nella piana, mentre Ragusa Ibla è stata ricostruita in stile barocco sulle rovine dell’antica città sicula sulla collina e per il suo grande valore storico e architettonico, insieme ad altri comuni dell’antico Val di Noto, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco come “rappresentante il culmine e la fioritura finale dell’arte barocca in Europa”.

Con il suo labirinto di vicoli stretti e graziose piazzette su cui affacciano chiese e palazzi sfarzosioggi Ragusa Ibla è una delle località più affascinanti della Sicilia, che ha il suo cuore nella scenografica Piazza Duomo, dove poter gustare un gelato o una granita. Raccomandiamo di vedere in particolare:

  • Piazza Duomo
  • Il circolo di conversazione
  • Piazza Pola
  • Giardino Ibleo
  • Portale San Giorgio 
  • Chiesa Santa Maria dell’Idria 
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