Anche Roma potrà vantare il suo “Bosco verticale.“ L’edificio, un cubo di 13200 mq, è a pianta quadrato e si eleverà per 5 piani fuori terra inglobando anche 4 corti verdi all’interno e un posteggio per le auto da circa 200 posti. Verrà inaugurato in viale dell’Oceano Pacifico all’Eur. Il progetto prevede un edificio destinato a far concorrenza al famoso omonimo milanese e si chiamerà “Green Island“. Per la copertura è atteso il montaggio di un impianto fotovoltaico.
Il progetto è stato ideato dall’architetto Gennaro Farina dello Studio Polis ingegneria, ed è caratterizzato da elevati standard architettonici ed impiantistici di ultima generazione altamente ecologici. L’eccezionalità di questo bosco verticale sono le terrazze che saranno anche adibiti a luoghi di lavoro. Il progetto ha ricevuto la certificazione Leed Gold, uno dei protocolli più importanti a livello mondiale per la sostenibilità architettonica.
Le peculiarità del Bosco Verticale a Roma
Avrà quattro patii centrali presenti che consentiranno un opportuno raffreddamento e una corretta ventilazione, mentre i 16 giardini pensili favoriranno la regolazione naturale di emissioni di CO2 e raggi solari. L’edificio è stato pensato sulla base di una nuova concezione dell’abitare in un fabbricato di città, ovvero “posizionare benessere dell’individuo al centro del progetto, per renderlo fruibile anche negli spazi outdoor“, così ha descritto i suoi obiettivi progettuali Gennaro Farina.
Farina aggiunge: “Il verde è grande protagonista, sia all’interno, grazie alle corti stile giardino d’inverno, sia all’esterno grazie alle terrazze, e circonda interamente il cubo dorato che si presenta così all’occhio dei romani innovativo dal punto di vista del design, rispetto al costruito in questo quadrante sud ovest della Capitale, sebbene in linea con alcuni edifici iconici“.
Le terrazze divengono l’habitat di lavoro
Inoltre, Farina dichiara: “era impensabile lavorare negli spazi esterni prima della pandemia“. Le terrazze diventano innovativo e verde spazio di lavoro e le piante sono scelte in modo che il fogliame cada d’inverno per far entrare più luce e renda tutto più fresco con l’ombra, d’estate. L’esterno dell’edificio ha un aspetto dorato anche per la natura delle superfici. Viene utilizzato l’alluminio trattato con pellicola e una particolare vernice che gli conferiscono la lucentezza e sfumature simili al bronzo, rievocando la ricchezza dei materiali di tradizione romana.
Il Green Island sarà adibito agli uffici per 1.300 persone che lavoreranno in condizioni ideali per il nuovo modo green di vivere il lavoro. Per rendere confortevole l’ampio parcheggio di circa 200 posti, le piante riprodurranno la presenza di opportune zone all’ombra.
Vivere nel verde
“Il rapporto con il verde – argomenta Farina – in questa operazione ha rimodulato i temi progettuali, diventando il fulcro del funzionamento dell’edificio stesso“. Il verde – conclude Farina – “è grande protagonista, sia all’interno, grazie alle corti stile giardino d’inverno, sia all’esterno grazie alle terrazze. Inoltre, circonda interamente il cubo dorato che si presenta così all’occhio dei romani innovativo dal punto di vista del design, rispetto al costruito in questo quadrante sud ovest della Capitale, sebbene in linea con alcuni edifici iconici“.