La Procura di Trento oggi ha comunicato al Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento i risultati delle verifiche condotte dalla Fondazione Edmund Mach sui reperti rinvenuti sul luogo dell’aggressione al runner 26enne. “Tali reperti risultano attribuibili all’esemplare problematico JJ4“, si legge in una nota diffusa dalla Provincia. “Un primo esito degli accertamenti delle analisi genetiche condotte su 10 reperti dei genotipi di orso presenti sul territorio provinciale ha rilevato che il genotipo identificato dal Dna ottenuto corrisponde a quello dell’ORSO denominato JJ4“.
Il plantigrado, di 17 anni, è nato in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, rilasciati tra il 2000 e il 2001, nell’ambito del progetto Life Ursus. Il 22 giugno del 2022, Jj4 aveva aggredito due persone, padre e figlio, sul monte Peller. La Giunta provinciale di Trento ne aveva chiesto l’abbattimento. L’ordinanza di cattura, tuttavia, è stata annullata dal Tar. Jj4 è stata dotata di radicollare, che tuttavia al momento è scarico e non trasmette più i dati relativi agli spostamenti dell’esemplare.
Oggi il funerale del runner, val di Sole in lutto
Val di Sole in lutto oggi per l’ultimo saluto ad Andrea Papi, il 26enne di Caldes aggredito e ucciso mercoledì scorso da un’orsa mentre faceva una seduta di allenamento sui sentieri del monte Peller. Alle finestre delle case saranno accesi dei lumini per chiedere la revisione del progetto ‘Life Ursus’, la strategia europea per la reintroduzione dell’orso bruno sulle Alpi.
Orsi raddoppiati in 10 anni
“La popolazione di orsi in Trentino è raddoppiata negli ultimi dieci anni (+100%) con una presenza stimata ora di oltre un centinaio di esemplari che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, dei turisti e degli allevamenti“: è quanto afferma Coldiretti sulla base dei rapporti annuali elaborati dal settore grandi carnivori del Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento in occasione della conferma della Procura della Repubblica di Trento sulle responsabilità dell’orso Jj4 dell’uccisione del runner trentino Andrea Papi, di 26 anni. “Negli ultimi anni – sottolinea la Coldiretti – si è registrato un incremento della presenza dell’orso in Trentino con un aumento anche dell’areale occupato con singoli giovani maschi che sono stati segnalati fino in Piemonte, nelle zone di confine tra Tirolo e Baviera e in Friuli Venezia Giulia. Il caso del runner rappresenta la punta dell’iceberg di una situazione fuori controllo dove la resistenza di chi lavora e vive sul territorio – denuncia Coldiretti – è ormai al limite considerato che in Trentino in circolazione ci sono anche 26 branchi di lupi o ibridi (erano 17 nel 2020) con intrusioni nelle aziende e allevamenti. Sul territorio trentino il proliferare dei grandi predatori rappresenta un grave rischio per l’incolumità delle persone ma anche per le attività economiche, dall’agricoltura al turismo“.
“Chi vive nelle montagne le cura e le mantiene ha sempre più paura e serve subito un piano di controllo affinché fatti gravi come questo non capitino mai più” afferma Gianluca Barbacovi presidente della Coldiretti Trentino Alto Adige.
“Serve dunque responsabilità nella difesa della popolazione che – conclude Coldiretti – con coraggio continua a presidiare il territorio e a garantire la bellezza del paesaggio, contro degrado e l’abbandono“.