“La popolazione di orsi in Trentino è raddoppiata negli ultimi dieci anni (+100%) con una presenza stimata ora di oltre un centinaio di esemplari che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, dei turisti e degli allevamenti“: è quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla cattura dell’orso Jj4 responsabile dell’uccisione del runner trentino Andrea Papi, di 26 anni. “Resta dunque la paura per la presenza di altri esemplari in libertà sul territorio trentino dove il proliferare dei grandi predatori rappresenta un grave rischio per l’incolumità delle persone ma anche – sottolinea la Coldiretti – per le attività economiche, dall’agricoltura al turismo“.
“Negli ultimi anni – sottolinea la Coldiretti – si è registrato un incremento della presenza dell’orso in Trentino con un aumento anche dell’areale occupato con singoli giovani maschi che sono stati segnalati fino in Piemonte, nelle zone di confine tra Tirolo e Baviera e in Friuli Venezia Giulia, sulla base dei rapporti annuali elaborati dal settore grandi carnivori del Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento“.
“Il caso del runner rappresenta la punta dell’iceberg di una situazione fuori controllo dove la resistenza di chi lavora e vive sul territorio – denuncia Coldiretti – è ormai al limite considerato che in Trentino in circolazione ci sono anche 26 branchi di lupi o ibridi (erano 17 nel 2020) con intrusioni nelle aziende e allevamenti“.
“Serve dunque responsabilità nella difesa della popolazione che – conclude Coldiretti – con coraggio continua a presidiare il territorio e a garantire la bellezza del paesaggio, contro degrado e l’abbandono“.