Il Sole è una “stella simile al Sole”, e non è poi così scontato

Potrebbe sembrare strano cercare di scoprire se il Sole è una "stella simile al Sole", ma un nuovo studio ha fugato ogni dubbio
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Avvalendosi dei dati dei satelliti Kepler (NASA), Gaia (ESA) e SOHO (NASA/ESA), un team, guidato dalla ricercatrice Ângela Santos dell’Instituto de Astrofísica e Ciências do Espaço (IA), sembra aver messo fine all’idea secondo cui il Sole potrebbe non essere una normale stella “simile al Sole” (“sun-like”). I risultati sono stati pubblicati oggi 6 aprile su Astronomy & Astrophysics.

Anche se potrebbe sembrare strano cercare di scoprire se il Sole è una “stella simile al Sole”, Ângela Santos, ricercatrice presso IA, ha spiegato: “Nella comunità scientifica è in corso un dibattito sul fatto che il Sole sia o meno una stella ‘simile al Sole’. In particolare, per quanto riguarda la sua attività magnetica, diversi studi hanno suggerito che le stelle simili al Sole fossero significativamente più attive. Tuttavia, il problema non sembra riguardare il Sole, ma le stelle classificate come ‘simili al Sole’, perché ci sono diverse limitazioni e distorsioni nei dati osservativi e nelle proprietà stellari dedotte“.

Le stelle simili al Sole e la metallicità

Per questo studio il team ha scelto diverse stelle con proprietà simili al Sole. I ricercatori hanno utilizzato un nuovo catalogo delle proprietà stellari, dai dati di Kepler, più alcuni dati di Gaia e il periodo di rotazione e il catalogo dell’indice di attività magnetica. I dati stellari sono stati confrontati con i dati di attività degli ultimi due cicli solari, dallo strumento VIRGO/SPM a bordo della sonda SOHO.

Una delle stelle studiate, scelta dal catalogo di Kepler, è stata affettuosamente chiamata Doris dagli astronomi. In una ricerca precedente, il team aveva già osservato che l’ampiezza del ciclo di Doris era il doppio di quella del Sole per gli ultimi cicli solari, anche se Doris ha proprietà simili al Sole. Santos ha spiegato: “La differenza era la metallicità. La nostra interpretazione è che l’effetto della metallicità, che porta a una zona di convezione più profonda, produce una dinamo più efficace, che porta a un ciclo di attività più forte“.

Quando il team ha selezionato stelle simili a Doris, senza considerare la metallicità nella selezione, ha scoperto un eccesso di stelle ad alta metallicità. “Nella nostra selezione, l’unico parametro che potrebbe portare a questo eccesso è il periodo di rotazione. In particolare, Doris ha avuto un periodo più lungo del Sole. E, infatti, abbiamo trovato prove di una correlazione tra il periodo di rotazione e la metallicità,” ha sottolineato Santos.

I due studi hanno risultati coerenti, perché un’attività magnetica più forte implica che il processo frenante magnetico porta a un periodo di rotazione più lento, il che spiega perché Doris ruota più lentamente del Sole, nonostante sia molto simile e leggermente più giovane del Sole.

Ângela Santos ha concluso: “Quello che abbiamo scoperto è che sebbene ci siano stelle che sono più attive del Sole, il Sole è davvero una stella del tutto normale “simile al Sole’“.

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