Nella giornata internazionale dell’esplorazione spaziale umana il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso, ha fatto visita al Centro europeo per l’osservazione della Terra (ESRIN) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) di Frascati, partecipando all’evento di presentazione delle imprese che realizzeranno il progetto IRIDE, la costellazione satellitare italiana che sarà realizzata entro il 2026, con il supporto dell’ESA e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e grazie alle risorse del PNRR.
IRIDE diventerà il più importante programma satellitare per l’osservazione della Terra in orbita bassa e offrirà 8 macro servizi relativi al monitoraggio marino e costiero, alla qualità dell’aria, al monitoraggio dei movimenti del terreno, alla copertura del suolo, all’idro meteo clima, al monitoraggio delle risorse idriche, alla gestione delle emergenze e alla sicurezza, fornendo dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.
Durante la cerimonia l’astronauta italiano dell’ESA Luca Parmitano ha svelato il logo vincitore di IRIDE, concorso votato dai cittadini e lanciato online con l’obiettivo di trovare il simbolo che rappresenterà la prossima costellazione satellitare. L’astronauta ha sottolineato l’importanza di unire una nuova costellazione di Osservazione della Terra ai collaudati programmi europei come Copernicus. “Non c’è alcun dubbio che il nostro pianeta stia andando incontro a grandi cambiamenti climatici” e gli astronauti, che sono in prima fila con scienziati e tecnologi dello spazio, possono “cercare di passare almeno la nostra testimonianza ai decision maker“, ha detto Parmitano. “Avere uno strumento per l’Osservazione della Terra che va ad aggiungersi ai quelli che abbiamo già” in Europa come il sistema Copernicus è una ricchezza anche per la tutela del pianeta, ha osservato inoltre l’astronauta. “Abbiamo un solo pianeta ma agiamo poco“, ha detto Parmitano.
“Oggi diamo realtà al progetto IRIDE un risultato che è il primo dei traguardi stabiliti dal PNRR: l’invito ora è di lavorare con costanza e con il massimo impegno affinché l’Italia possa usufruire della costellazione IRIDE dal 2026,” ha affermato Urso. “La presenza a questo evento di tutta la filiera che parteciperà alla realizzazione della costellazione satellitare conferma l’ampia collaborazione in questo progetto che avrà ricadute importanti sull’intero territorio italiano. Il nostro Paese e l’Europa ci guardano e sono sicuro che grazie alla nostra esperienza scientifica, tecnologica e industriale, l’Italia saprà, anche in questo frangente, essere all’altezza delle aspettative“.
Nella realizzazione della costellazione Iride sono state coinvolte circa un centinaio di aziende italiane, dai grandi player fino alla Pmi, consentirà a tutte loro, ha osservato Urso, non solo di crescere ma anche di dimostrare le loro capacità agli altri Paesi: “una scelta lungimirante che potrà essere un modello da imitare”, ha detto. La costellazione IRIDE, ha aggiunto, è evidenzia l’eccellenza italiana, che si avvale di un “ecosistema unico, che coinvolge grandi imprese ma anche tante Pmi che nelle loro nicchie sono spesso eccellenze invidiate in tutto il mondo”. Per il Ministro “il fatto che si sia stati in grado di rispettare il termine del 31 marzo è di buon auspicio, ci dà coraggio anche in altri campi e può aiutarci per lo sviluppo di altri progetti”.